Positivo l’incontro tra l’assessorato regionale alla sanità e le confederazioni Cgil, Cisl e Uil. E’ stato garantito lo stop ai tagli che erano stati annunciati dalla Asl Toscana Sud Est al Cup e ai servizi di front office.
Questo è quanto condiviso con l’assessorato alla sanità della Regione Toscana in occasione del confronto tenutosi ieri con le confederazioni Cgil, Cisl e Uil regionali.
Il commento dei segretari provinciali di Filcams e Fp Cgil, Marco Pesci e Gian Maria Acciai: “prendiamo positivamente atto e con soddisfazione l’esito del confronto che si è tenuto a livello regionale e adesso attendiamo una rapida convocazione da parte della Direzione dell’azienda sanitaria. In quella occasione si dovrà discutere di una riorganizzazione complessiva che tenga conto della salvaguardia occupazionale del personale in appalto, del CUP, del Front Office e di tutti gli altri servizi esternalizzati, nonché di una progettazione a lungo termine dell’intero servizio CUP/Front Office che miri a rafforzare la vocazione pubblica del Servizio sanitario toscano”.
L’allarme era scattato all’inizio dell’anno quando erano circolate le prime voci di possibili tagli ma si è dovuti arrivare a luglio per avere una comunicazione formale. Il servizio Cup/Front Office è affidato in appalto a soggetti esterni, in questo caso cooperative, e l’Azienda Sanitaria aveva unilateralmente e senza alcun confronto sindacale, annunciato la decisione di ridurre i servizi e quindi le quantità di ore lavorate e affidate.
“Nell’incontro tenutosi il 18 luglio – ricordano Pesci e Acciai – la Direzione dell’Azienda Sanitaria si era limitata a dichiarare, contrariamente a quanto prevede il Protocollo Regionale, che non è essa l’interlocutrice del sindacato e che quindi ci saremmo dovuti rivolgere alle cooperative che gestiscono il servizio. Per decidere cosa? Visto che esse non possono che prendere atto della riduzione unilaterale delle ore di lavoro e quindi della riduzione del personale?”.
L’esito dell’incontro di ieri in Regione blocca la riduzione dei servizi che avrebbe dovuto scattare oggi (1 agosto) e rinvia la trattativa al mese di settembre.
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