Adesione della Cgil di Arezzo alla “Marcia delle donne e degli uomini scalzi”.
Care Compagne e Cari Compagni,
La CGIL Nazionale ha aderito all’iniziativa che si terrà a Venezia l’ 11 settembre, ( marcia delle donne e degli uomini scalzi ) per dare sostegno ai migranti, chiedono che in tutti i territori siano fatte iniziative a sostegno dei migranti. Credo che in questo momento sia importante far sentire la voce della solidarietà e dell’impegno a che non prevalga in Europa la scelta della chiusura e del razzismo, ma quella di una nuovo politica dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani. E che si esprima lo sdegno e l’orrore per i morti e le sofferenze che vediamo quotidianamente. Quindi come CGIL Provincia di Arezzo in collaborazione con Arci, Oxfam ed altre associazioni in via di adesione, abbiamo deciso che ci saremo VENERDI 11 SETTEMBRE 2015 alle ore 18.00 con partenza dalla stazione di Arezzo ed arrivo in piazza del Comune.
Visto la gravità del problema, nel rispetto più profondo, di tutti quelli che fuggono dalla fame, dalle guerre ed intraprendono i viaggi della speranza, dove spesso, bambini, donne e uomini perdono la vita, chiedo a tutte le Compagne e Compagni di partecipare e di dare massima informazioe dell’iniziativa a tutte le nostre delgate e i nostri delegati di azienda.
La lettera di Lauro Milaneschi, Segretario all’Organizzazione della CGIL di Arezzo che invita alla massima partecipazione
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Dirigenti, militanti, delegati saranno quindi nel pomeriggio alla Stazione di Arezzo da dove, alle 18, prenderà le mosse la manifestazione.
“La Cgil è dalla parte degli uomini scalzi, di coloro che fuggono da guerre e violenze e si scontrano con i nuovi muri, le discriminazioni e i razzismi di tanti stati europei.
Non vogliamo vedere mai più bimbi morti sulle spiagge, cadaveri di persone asfissiate, annegate, volti segnati dalla sofferenza che cercano rifugio in Europa e si trovano di fronte ad egoismi nazionali indegni della tradizione e della civiltà europee”.
La Cgil nazionale ha rivolto un appello al governo italiano e alle istituzioni internazionali affinché si intensifichi l’azione per impedire che prevalga l’orrore e si costituisca una politica europea dell’asilo.
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