Iniziativa Cgil nell’Istituto Superiore Statale Valdarno a San Giovanni
Secondo appuntamento con il “Progetto legalità e territorio” promosso da Spi Cgil Valdarno, Coordinamento Donne e Flc Arezzo. Appuntamento sabato 20 febbraio nell’Istituto Superiore Statale Valdarno a San Giovanni.
Dalle 10.30 alle 13, gli studenti ascolteranno le testimonianze di Renato Scalia e di Maurizio Pascucci. Saranno presenti Claudio Bicchielli e Giuseppe Selvi, Segretari regionale e provinciale Spi Cgil; Alessandro Mugnai, Segretario provinciale Cgil; Elza Poponcini, Coordinamento Donne Spi Cgil; Maurizio Tacconi, Segretario Flc Cgil e Alessandro Gabbrielli della Flc.
Renato Scalia, della Fondazione Caponnetto, è un ex ispettore capo di Polizia e della DIA nonchè ex Segretario regionale del SILP, il sindacato di Polizia della CGIL. Affronterà il tema della presenza della criminalità e dello stato della legalità nella provincia di Arezzo. Quindi quali territori della nostra regione sono più esposti alle infiltrazioni mafiose e la loro connessione con l’ecomafia.
Maurizio Pascucci coordina il Progetto Liberarci dalle Spine a Corleone che vede coinvolti molti giovani e anziani nella gestione della cucina e nell’importantissima missione di trasmissione di memoria. E’ socio della Cooperativa “Lavoro e non solo” di Corleone che gestisce 245 ettari di terre confiscate ai mafiosi corleonesi. Dal 2013 è Presidente dell’Associazione produttori Fior di Corleone, produttori locali che hanno manifestato pubblicamente la loro volontà di riconoscere i diritti dei lavoratori e il valore ambientale delle loro terre.
“La cura della cultura della legalità è sempre più un tratto caratterizzante della misura democratica del nostro paese – commentano Cgil, Spi, Coordinamento Donne e Flc Valdarno. Possiamo decidere di non affrontare il tema oppure dedicare spazio risorse e impegno affinché le generazioni future, insieme a quelle che agiscono nel presente, abbiano a loro disposizione alcuni strumenti di analisi critica per decifrare il grado di illegalità che oggi è presente nel nostro paese, e soprattutto abbiano strumenti che rendano capaci d’intuire i motivi di questa presenza, la sua evoluzione e il livello di presenza nel nostro territorio regionale, per molti versi ritenuto, a torto, un’isola felice”.
Nel segno della intergenerazionalità, il sindacato punta quindi a sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura del diritto e della legalità nel proprio territorio; a sollecitare la riflessione all’interno della Scuola come istituzione dedicata alla formazione dei giovani; a promuovere forme di controllo sociale del territorio che favoriscano il continuo monitoraggio delle infiltrazioni mafiose.
Alle scuole superiori del Valdarno che parteciperanno al progetto Legalità e Territorio sarà riconosciuto un premio di 1000 euro da destinare ad attività didattiche non curriculari.
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