Dopo i festeggiamenti del 25 Aprile ci prepariamo alla celebrazione del 1 Maggio, la Festa di tutti i Lavoratori.
Ad Arezzo lo faremo nel nome dei Diritti.
Diritto ad un giusto lavoro, Diritto ad una giusta retribuzione, Diritto ad una pensione dignitosa e Diritto ad una pensione dignitosa ad un’età da persone civili. Diritto al lavoro, contro la disoccupazione e lo sfruttamento giovanile, Diritto al lavoro contro tutte quelle forme di sfruttamento legali e illegali dai voucher al caporalato. Diritto a non ritrovarsi incastrati con i nostri magri ma unici salari dentro quelle aziende che evadono, approfittano, inquinano e spesso in mano a lobby e malaffare. Diritto ad uno Stato giusto, socialmente equo, a difesa dei più deboli e bisognosi. Diritto quindi alla salute, allo studio, ad una giovinezza e vecchiaia non solo dignitosa ma anche e soprattutto serena, dove i beni sono del popolo e per il popolo e non di pochi mercanti e affaristi. Diritto alla libera cittadinanza senza se e senza ma. Tutti diversi ma tutti con uguali diritti, non c’interessano orientamenti sessuali, religiosi, culturali. A noi interessano le persone, le loro aspirazioni e i loro bisogni. Diritto alla migranza perché siamo tutti cittadini del mondo e le nostre porte sono aperte per chi fugge da guerre e miseria. Siamo contro ogni sterile nazionalismo e non sopportiamo razzisti ed egoisti perché non si può andare avanti con pregiudizi guardando solo al proprio interesse.
Noi vogliamo lavorare in aziende sane, oneste e che siano considerate beni della collettività, vogliamo che questa nazione si doti di un vero piano industriale degno di questo nome; vogliamo che siano premiati quegli imprenditori onesti e combattuti i disonesti e pretendiamo che la politica si riprenda le sue responsabilità perché da soli lavoratori e sindacati non ce la possono fare.
Non è vero che un altra stagione non è possibile, non è vero che non ci sono risorse, non è vero che non si possono fare altre scelte. Lo diciamo col Piano del Lavoro, con la Carta Universale dei Diritti e i nostri referendum. Un altro mondo è possibile e facciamo appello unitario a tutte quelle forze e coscienze che si ritrovano in questi principi, perché da soli nessun sindacato e nessun movimento può trovare quelle forze necessarie per una stagione nuova.
Ben venga Maggio quindi! Pochi o tanti che siamo, lavoriamo per una via unitaria sociale, politica, collettiva; domenica ad Arezzo davanti al monumento della Resistenza.
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