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FISAC CGIL Agueci: “il convegno Cgil momento di svolta nella vicenda Banca Etruria”

La Segretaria Fisac Cgil di Nuova Banca Etruria: "create le condizioni per un clima più sereno"
11 maggio 2016

Il convegno di ieri alla Borsa Merci  si è rivelato una pagina importante nella vicenda Banca Etruria e abbiamo assistito finalmente ad un primo avvicinamento tra i vari soggetti coinvolti. Siamo fiduciosi che questo possa contribuire  a creare un clima più sereno in particolare per i lavoratori di Banca Etruria“.

Questo il commento di Maria Agueci, Segretaria di Coordinamento Fisac Cgil di Nuova Banca Etruria all’iniziativa organizzata da Cgil e Federconsumatori. “Sia i lavoratori che i risparmiatori sono due facce della stessa medaglia. Noi auspichiamo sia il massimo ristoro possibile per i risparmiatori sia un lavoro di sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, al fine di mantenere la banca sana nel territorio al servizio di famiglie e imprese, salvaguardando l’occupazione. Questo è già previsto nella proposta Fisac del 2 dicembre dello scorso anno (presentata come ipotesi di emendamento alla legge di stabilità), che intende appunto coniugare gli interessi del mantenimento dei livelli occupazionali, con quelli dei risparmiatori e del territorio. Il Vice Ministro Zanetti ha risposto dichiarando la disponibilità a valutare i margini di attuabilità di questa  proposta“.

La Fisac valuta positivamente l’intervento di Roberto Bertola che si è detto convinto del valore e dell’importanza della Banca per questo territorio nonchè  colpito dalla professionalità dei dipendenti e fiducioso nel buon esito della cessione,  ribadendo la propria disponibilità a mantenere aperto il confronto con le organizzazioni sindacali.

Sia il sindacato di categoria che la confederazione – sottolinea Agueci – hanno ribadito due concetti chiave in questa vicenda. Il primo è che i dipendenti che hanno collocato i bond azzerati sono lavoratori subordinati che hanno agito secondo normative aziendali. In questa vicenda sono essi stessi parte lesa: oltre 1.200 di essi erano detentori di azioni ed oltre 500 di obbligazioni subordinate, anche in cointestazione con familiari. Il secondo concetto è che i piani industriali e le politiche commerciali delle banche dovranno essere finalizzate alla tutela del risparmio. E i clienti dovranno essere dotati di strumenti tali da consentire la piena consapevolezza di quanto sottoscriveranno. Le pressioni commerciali non dovranno più esistere, e in questo contesto ci domandiamo quale sarà la ricaduta che l’eliminazione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori avrà nei confronti dei dipendenti. A questo proposito confidiamo nel buon esito del referendum proposto dalla Cgil, volto a ripristinare il reintegro in caso di licenziamento illegittimo.  Condividendo le valutazioni del Segretario Regionale Fisac, Daniele Quiriconi e del Segretario Nazionale Cgil, Fabrizio Solari, come Fisac Cgil di Banca Etruria, consideriamo  importanti le dichiarazioni del  Presidente Nazionale di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, il quale ha confermato che le responsabilità di quanto accaduto a Banca Etruria sono da cercare nei vertici e nelle figure apicali dell’azienda e non certo tra i dipendenti“.

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