Attraverso un questionario che può essere compilato sul sito del sindacato, la Cgil prova a indagare sulla condizione dei tirocinanti e degli stagisti nel nostro Paese, cercando di capire se il tirocinio sia davvero uno strumento di formazione, orientamento e inserimento nel mondo del lavoro, oppure un’ulteriore forma di sfruttamento.
In Italia sono stati 329.000 i tirocini extracurriculari svolti nel 2015, di cui 150.000 interamente coperti dalle risorse di Garanzia Giovani, 500.000.000 di euro in due anni.
Perché l’occupazione giovanile non ha beneficiato in alcun modo dell’utilizzo massiccio di questo strumento? Che cosa è successo? Cos’è davvero un tirocinio? Che cosa funziona e cosa deve essere modificato delle normative vigenti?
Lo scorso anno la platea dei tirocinanti (tirocini extracurriculari) è aumentata del 53% rispetto al 2014. L’incremento a livello territoriale è stato registrato soprattutto nel Mezzogiorno, con picchi in Sicilia, dove ne sono stati attivati circa 51.000. A livello di settore si registra il 55% delle attivazioni nei servizi, il 21% nell’industria, il 13,1% nella pubblica amministrazione e l’8,1% negli altri servizi pubblici, sociali e personali, l’1,7% nel settore agricolo. Le più consistenti variazioni rispetto al 2014 sono nelle costruzioni con un più 89,6% e negli alberghi e ristoranti, più 69,6%.
A fronte di questo boom, prendendo a riferimento la fascia di età 15-24 anni, l’occupazione giovanile non ha beneficiato in alcun modo dell’elevato utilizzo di questo strumento.
Con Garanzia Giovani gli occupati sono diminuiti di 29.000 unità e il tasso di occupazione è sceso dello 0,4%, attestandosi al 15,3%. Gli inattivi sono cresciuti di 18.000 unità, aumentando dell’1,1% e portando il tasso di inattività al 74,3%. Il dato sulla disoccupazione giovanile è anch’esso in calo dell’1,3%, ma unicamente perché la forza lavoro è diminuita di ben 84.000 unità. A ben guardare è questo il dato più grave, perché è dovuto in parte al progressivo e drammatico calo della popolazione giovanile, ben 60.000 giovani in meno in due anni, e in parte al travaso verso l’inattività con più 18.000 giovani.
Per capirne di più sui tirocini, dal progetto formativo al rimborso economico, dal rapporto con i tutor a eventuali abusi, Cgil e Sol invitano coloro che il tirocinio l’hanno vissuto in prima persona a partecipare all’indagine, rispondendo alle domande del questionario, rigorosamente anonimo, i cui risultati saranno diffusi nell’autunno di quest’anno.
Per compilare il questionario clicca qui
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