Il Sunia chiede intervenuti risolutivi per la messa in sicurezza di via Malpighi.
Il 12 agosto il Sunia incontrerà il Presidente di Arezzo Casa. “Lo avevamo richiesto al’indomani dell’evento meteo che aveva causato gravi danni al tetto delle case popolari di via Malpighi – ricorda il Segretario del Sunia, Fabio Buricchi. Confermiamo che, a nostro parere, all’incontro sarebbe necessaria la presenza sia del Comune di Arezzo che del’Asl, il primo nella doppia veste di proprietario e utilizzatore di parti rilevanti del complesso e la seconda quale ente tecnico. Ricordo la valutazione dell’Asl: , ‘al momento’, la situazione è in sicurezza, ma è presente una grande quantità di materiale potenzialmente pericoloso e con ‘una percentuale del 10% di zone danneggiate’. Ad Arezzo Casa chiederemo quindi un progetto di massima con relativi costi proprio per mettere ogni soggetto nelle condizioni di attivarsi per reperire le risorse necessarie”.
Il Sunia conferma la sua richiesta, nata nelle cinque assemblee che il sindacato degli inquilini ha tenuto in via Malpighi e cioè la sostituzione del tetto: “è evidente che, dopo oltre 35 anni, lo stato della copertura in amianto, non può essere esente da rischi – ricorda Buricchi. Il temporale ha creato gravi danni ed ha sbriciolato un paio di pannelli che sono stati rapidamente sostituiti. Tuttavia questa soluzione non può che essere temporanea perché il rischio è sempre presente. Già dal 2013 il Presidente di Arezzo Casa scriveva che ‘abbiamo inserito il complesso di via Malpighi nell’elenco di quelli per i quali si studieranno interventi precauzionali di bonifica delle coperture non appena sarà disponibile un adeguato finanziamento …’. Nell’incontro di venerdì chiederemo quindi spiegazioni sul perchè l’attuale orientamento di Arezzo Casa, all’indomani del suo CdA, sembra essere quello di non procedere con interventi risolutivi”
Nel frattempo il Sunia si è già attivato con la Regione Toscana. “Abbiamo inviato una lettera all’Assessore Vincenzo Ceccarelli – annuncia Fabio Buricchi. In essa ricordiamo la situazione che si è venuta a creare e chiediamo che la Regione si attivi per finanziamenti adeguati alla messa in sicurezza dell’intera struttura. Ci preme sottolineare che il problema casa sta diventando esplosivo ad Arezzo, sia per la carenza di nuove abitazioni, sia per la manutenzione di quelle esistenti. Quindi si pone l’esigenza di rilanciare la politica della casa”.
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