La Camera ha approvato il 18 ottobre in via definitiva la nuova legge contro il caporalato. Tra le novità introdotte nel nuovo disegno di legge è previsto un inasprimento degli strumenti penali per i caporali, indennizzi per le vittime, rafforzamento della rete del lavoro agricolo di qualità e un piano di interventi per l’accoglienza dei lavoratori agricoli stagionali.
Sanzionabili, anche attraverso la confisca dei beni, non solo i caporali, ma anche i datori di lavoro consapevoli dell’origine dello sfruttamento. Saranno previsti fino a sei anni di carcere, che possono diventare otto in caso di violenza o minaccia per chi commette il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Nel disegno di legge si apprende come “il reato è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato, chiunque recluta manodopera per destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori e chi utilizza, assume o impiega manodopera, anche mediante l’attività di intermediazione di caporali, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno”.Giusi Angheloni Segretaria della Flai Cgil di Arezzo esprime la sua grande soddisfazione per l’approvazione della legge di contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura.
“In una fase storica nella quale i lavoratori vedono costantemente diminuire il sistema di tutele, il salario e perfino la dignità stessa delle persone – spiega la Segretaria provinciale del Sindacato – questa legge ci rende soddisfatti perché è frutto di un lungo percorso di lotta e di mobilitazione della Cgil che ha visto la Flai sempre in prima fila”. “Un grande risultato per l’Italia e per l’intero settore, e che premia quelle aziende che hanno sempre operato nella legalità” – sottolinea ancora Angheloni. “Da oggi, vista la severità delle sanzioni, – prosegue la Segretaria – il sistema di illegalità che esiste in agricoltura sarà molto più rischioso per chi lo percorrerà, e tanti lavoratori non saranno più ricattati da una concorrenza salariale al ribasso che si gioca solo sulla loro pelle”. “Oggi è una giornata straordinaria per tutti i lavoratori agricoli , in paese come l’Italia che fonda la sua repubblica sul lavoro questo è segno di civiltà e modernità. La Flai è consapevole che il percorso è ancora lungo, ma la strada è quella giusta c’è tanto lavoro da fare e una legge da sola non basta, ma la direzione che abbiamo tracciato è inequivocabile”.
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