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NIDIL CGIL: DDL LAVORO AUTONOMO ALLE PORTE L’APPROVAZIONE

14 febbraio 2017

DDL Lavoro autonomo. Sembra essere alle porte l’approvazione in Commissione Lavoro della Camera del DDL Lavoro autonomo, ma non senza alcuni rilevanti problemi. L’obbligo di modifica della parte legata al finanziamento ha reso necessario un passaggio ulteriore che non ha permesso che la Camera approvasse il DDL come uscito dalla Commissione del Senato.

Questa potrebbe essere una opportunità per modificare quantomeno le mancanze più macroscopiche del provvedimento.

In particolare la CGIL ha provato e sta provando a inserire le provvedimento misure in merito a:

  1. Malattia, auspicando la previsione di contribuzione figurativa, di una maggior copertura, anche dal terzo giorno, e la decadenza del limite del 70% del massimale per accedervi.
  2. Maternità, per estendere il periodo entro cui individuare i tre mesi di contribuzione e soprattutto per escludere dall’ambito di applicazione del nuovo testo le collaboratrici. Se possono esserci dubbi in merito alla cancellazione dell’obbligo di astensione per le autonome, dubbi di certo non ve ne sono sul fatto che eliminare l’obbligo di astensione per le collaboratrici le esporrebbe ad un ricatto molto pericoloso.
  3. Obbligo della forma scritta in luogo dell’ambiguo “si considera abusivo il rifiuto del committente il rifiuto del committente di stipulare il contratto in forma scritta
  4. L’estensione dei professionisti che possono sostituire la professionista in caso di maternità, chiedendo che non sia solo un parente o un socio ma più genericamente un professionista di fiducia.
  5. Assicurare che in caso di malattia il rapporto venga sospeso e non risolto salvo il caso venga meno “l’oggetto della prestazione” e non “l’interesse del committente”.

Abbiamo inoltre fatto notare come le deleghe inserite dal Senato siano state un appesantimento del provvedimento, sia per la loro genericità al limite della pericolosità (art. 10 su salute e sicurezza), sia per il loro effetto divisivo tra professioni ordinistiche e non ordinistiche (art. 5 su atti pubblici rimessi alle professioni ordinistiche e articolo 6 su sicurezza e protezione sociale delle materie ordinistiche).

Di interventi per migliorare il provvedimento ce ne sarebbero ancora, è purtroppo l’incertezza sulla durata della legislatura che ci ha costretto a puntare su un numero ridotto di richieste.

Il riassunto dell’audizione della segretaria Tania Scacchetti è disponibile a questo link

http://www.cgil.it/audizione-cgil-ddl-lavoro-autonomo

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