Il 18 e il 19 ottobre al Minerva. La mattina di giovedì dedicata ad una tavola rotonda sull’immigrazione
48mila iscritti: circa 4mila in più rispetto all’ultimo congresso. 460 assemblee in tre mesi e con oltre 10mila votanti. 137 i delegati che saranno presenti giovedì e venerdì all’hotel Minerva di Arezzo. Luca Gabrielli, responsabile dell’organizzazione, ha presentato stamani i numeri del congresso provinciale della Cgil aretina che si terrà il 18 e il 19 ottobre.
La mattina di giovedì sarà dedicata ai temi dell’immigrazione con una tavola rotonda nella quale il Segretario Alessandro Mugnai e il Dirigente scolastico Luciano Tagliaferri presenteranno il bando per idee e immagini contro il razzismo. Un progetto destinato agli studenti del Liceo Artistico. Un richiedente asilo, Luca Pievenanzi (Caritas), Elisa Viti (Arci) e Gabriele Mecheri (100fiori) presenteranno la realtà dei richiedenti asilo. A Sabika Shah Povia, giornalista della Carta di Roma, spetterà quindi il compito di raccontare come i media italiana rappresentano questa stessa realtà. La parola, infine, a Marisa Grilli, Segreteria provinciale Cgil Arezzo e Jean Renè Bilongo, Segreteria nazionale Flai Cgil.
Il congresso provinciale avvierà il suo percorso formale nel pomeriggio di giovedì 18 con l’elezione delle Commissioni e con la relazione di Alessandro Mugnai. Il dibattito, al quale interverranno anche Maurizio Brotini, della Segreteria regionale e Roberto Ghiselli di quella nazionale, si chiuderà venerdì con l’elezione del Comitato Direttivo e dell’Assemblea generale alla quale spetterà il compito di scegliere il Segretario provinciale.
I temi del congresso. “I danni accumulati in questi anni dal sistema manifatturiero sono evidenti – ha ricordato stamani Mugnai. Ma questo esiste ancora: molti sono i posti di lavoro e molti i prodotti di qualità. In particolare, l’orafo e la moda rappresentano una significativa esperienza produttiva, in grado di dare risposte qualitativamente valide. Il problema è che non sono più all’interno di un sistema che tuteli e promuova questi settori“. La Cgil si è impegnata nel contrasto all’illegalità, alla concorrenza sleale e alla contraffazione ma non ci sono state adeguate risposte da parte delle istituzioni. “E analoga assenza di risposta abbiamo avuto per le nostre proposte nel settore agroalimentare per il quale abbiamo suggerito la creazione di una rete di imprese che meglio interagisca con le opportunità territoriali, turistiche, commerciali e di vocazione alla coltivazione e lavorazione dei prodotti della terra“.
Mugnai è stato particolarmente duro con il sistema degli appalti: “è diventato una prateria di dumping contrattuali, di privatizzazioni sciagurate e scriteriate, di collusioni mafiose, di occasioni di sfruttamento e di infortuni, sotto la pressione del massimo ribasso e del disinteresse pubblico. Nel sistema appalti si consumano gran parte degli infortuni e ingiustizie, perché vi è una vera e propria deresponsabilizzazione delle Amministrazioni ed enti pubblici. Il grado di capacità di controllo è scarso, i contratti vengono spesso non rispettati, le paghe sono da fame“.
Il segretario della Cgil si è poi soffermato sugli affidamenti delle gestione di RSA, asili e strutture pubbliche di assistenza ad aziende e cooperative. “Questo argomento va dichiarato aperto. Molte aziende e cooperative sono virtuose e noi vogliamo dare un contributo affinché il sistema cooperativo funzioni, sia aiutato e incoraggiato, poiché è stato e rimane uno dei modelli democratici migliori“.
Centrale è il tema della sanità: “i tagli e i piani di investimenti sugli organici e sulle figure specializzate, le scelte alternate sui distretti – da distrettoni a distrettini e viceversa – e le incessanti spinte al convenzionato, oltre alla autoritaria ed esondante area vasta, contestata sin dalle origini unitariamente in questa Provincia, ci offre una situazione che già vede ospedali di vallata, fondamentali per la popolazione, ridotti in ospedali di prossimità. Ancora più intollerabile è lo stato dell’azienda dei rifiuti, anch’essa d’area più che vasta, dove le inefficienze gestionali fanno da contrappeso alle opacità politiche e amministrative del territorio. È incredibile constatare che ogni Sindaco assuma posizioni altalenanti e spesso di contrasto nei confronti di un’azienda regolata da un ATO, di cui egli stesso fa parte“.
Mugnai si è infine soffermato sul “profilo” della Cgil: “la Confederazione non è un condominio o un multisala di federazioni. È il sindacato che – con le sue categorie – si ritiene generale, con la pretesa di una visione ed una coscienza generale degli interessi. Se l’idea del nostro sistema servizi, la proposta per la tutela vertenziale e sociale è stata da noi decisa nel caratterizzarla sul profilo mutualistico, credo sia altrettanto necessario caratterizzare il valore dell’iscritto al sindacato. Dobbiamo sperimentare nuove forme di coesione, senza perdere in autonomia e identità tra categorie e associazioni“.
Comments are closed here.