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Cgil: sostegno psicologico a chi è in quarantena e a chi teme di andare al lavoro

Basta un messaggio WhatsApp per avere il servizio di psicoterapia on line della Cgil

Basta un messaggio WhatsApp per avere il servizio di psicoterapia on line della Cgil. “Pensiamo che stare a casa sia un dovere ma che anche essere sostenuti nel farlo sia un diritto – commenta Alessandro Mugnai, segretario provinciale della Cgil. Il nostro servizio di psicoterapia è attivo da tempo ma adesso lo stiamo sviluppando per sostenere lavoratori e pensionati che stanno affrontando una situazione nuova e drammatica“.

Benedetta Ricci è la psicoterapeuta. “Sono principalmente due i gruppi in difficoltà. Ci sono le persone in quarantena e quelle che vanno comunque a lavorare ma con ansia e preoccupazione, a cominciare dagli operatori sanitari. Per tutti siamo di fronte agli sviluppi di sintomi da stress post traumatico. Chi è costretto a rimanere in casa, vede compromesso  il normale ciclo sonno – veglia. Ha quindi difficoltà ad addormentarsi e dorme di meno. Si sviluppano previsioni catastrofiche sul futuro, sostenute dalle fake news e da un’informazione che è oggettivamente centrata in modo quasi esclusivo sul corona virus. Chi va a lavorare, soprattutto i sanitari, vive in uno stato di costante attenzione e non ha la possibilità di rilassarsi o di dedicarsi ad altro“.

Chi va a lavorare segnala una sorta di “ingiustizia”: condivide la necessità di lavorare ma non può non vedere chi rimane invece a casa. Unico vantaggio: non vive in solitudine o solo con la famiglia ma mantiene comunque un sistema di relazioni sociali.

Stare a casa e non avere relazioni crea situazioni complesse – sottolinea Benedetta Ricci. Questo vale per tutti. Un ragazzo si è rivolto al nostro servizio  affermando di non riuscire più a vivere, dopo una settimana, 24 ore su 24 con i suoi genitori“.

Quarantena o isolamento volontario mettono molte persone di fronte allo specchio: “c’è tempo per riflettere su di noi, su chi siamo, di quali siano i nostri veri problemi. Una donna ha iniziato il colloquio affermando di non riuscire più a stare in  casa, di dover uscire, di cambiare aria. Alla fine siamo arrivati alla fonte dei problemi: il rapporto con l’ex marito“.

Il servizio di consulenza Cgil, che per questa emergenza Covid non è su base Isee ma completamente gratuito, si attiva inviando un messaggio WhatsApp al numero 392 3279643.

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