Venerdì 20 novembre si è svolto l’incontro fra l’Assessorato Regionale ai Trasporti e le Segreterie Regionali di Filt/Cgil, Fit/Cisl e Uilt/Uil della Toscana, riprendendo quel dialogo corretto e proficuo che ha caratterizzato il confronto con la Regione Toscana negli anni precedenti.
È stata espressa molta preoccupazione sulla situazione attuale e futura del trasporto delle persone sia su ferro che su gomma, che a causa di questa emergenza Covid-19 ha visto un calo drastico del 75% circa dei passeggeri trasportati.
A fronte quindi di questo, la Regione ci ha espresso la sua volontà di una rimodulazione del servizio sia di TPL che Ferroviario. Quest’ultimo vedrà una riduzione nelle giornate di sabato e domenica dei servizi sulle tratte principalmente a domanda debole e trazione diesel.
Tale riduzione sarà sperimentale e sotto continuo monitoraggio da parte della Regione che garantisce il massimo dinamismo in base alle richieste dell’utenza. Per garantire comunque la mobilità dei cittadini le corse soppresse saranno garantite da autobus.
È stato richiesto alla Regione anche un ruolo di verifica attenta in merito al fatoo che Trenitalia utilizzi il personale ricavato dalla rimodulazione del servizio per il miglioramento e la risoluzione delle tante problematiche logistiche del personale equipaggi e che eventuali ulteriori rimodulazioni del servizio tengano conto anche delle enormi criticità che questi lavoratori vivono dall’inizio dell’emergenza.
Per quanto riguarda il TPL invece è stato richiesto alle aziende di riformulare il servizio in quanto visti i provvedimenti governativi legati alla Zona Rossa, i km delle corse bis delle scuole, siano dedicate a rinforzare le corse per il collegamento con gli ospedali, zone di interscambio ferro/gomma, le aree a domande debole; questo provvedimento si rende necessario per sostenere l’offerta vista la riduzione dei posti al 50% della capienza. Se dalla ricognizione non sarà possibile dirottare i Km di cui sopra si potranno utilizzare i servizi aggiuntivi, effettuati con i mezzi da noleggio, per coprirei rinforzi al servizio nelle aree richieste.
È stato chiesto che questi provvedimenti non significhino solo tagli, ma che visto il mantenimento dei corrispettivi per i Km complessivamente contrattualizzati, la Regione si faccia carico che le aziende non operino tagli del personale e che sia favorita la redistribuzione dei carichi di lavoro dando respiro ai lavoratori che seppur in sicurezza operano in situazione di disagio continuo.
RISORSE \ INVESTIMENTI
È stato ribadito che debbano essere garantite le risorse sia per il servizio che per gli investimenti.
La Regione Toscana conferma sia le risorse in conto investimenti per il rinnovo dei mezzi (Autobus e Treni) sia per la gestione del servizio. In merito al capitolo investimenti la Regione ha inviato, al Presidente della Conferenza Stato Regioni, una proposta per finanziare un ulteriore rinnovo del parco bus e treni attraverso la ripartizione delle risorse del Recovery Fund per 150 milioni di euro. È stato confermato il previsto rinnovo dei treni con qualche ritardo dovuto all’emergenza sanitaria in atto e quindi gli investimenti preventivamente stanziati.
Nello specifico del TPL e rispetto allo stato dei pagamenti dei corrispettivi alle aziende: è stato risposto che Regione Toscana ha già effettuato il pagamento per 19mila euro delle fatture del mese di ottobre, e che tutti gli atti d’obbligo dei mesi precedenti sono stati liquidati.
In merito alle risorse aggiuntive che sono state stanziate dal Governo a sostengono del settore:
- È stata pagata la prima trance a copertura dei mancati ricavi per un valore di per 11 milioni.
- Sono stati contabilizzati ma non pagati differenze di km, programmati ma non effettuati, nel periodo Marzo – Agosto per un valore compreso tra 15 e 20 milioni di euro.
La Regione Toscana ha già previsto ulteriori 46 milioni di euro da mettere a disposizione del settore per coprire i maggiori costi sostenuti dalle imprese in questo periodo. Tale volontà ha già avuto l’assenso da parte dell’Unione Europea e sono in corso le contabilizzazioni dovute.
Visto che gli esiti della gara regionale sono al momento rimandati all’udienza del Consiglio di Stato che si terrà nella primavera 2021, è stato chiesto alla Regione che faccia i dovuti atti d’obbligo non più mensili ma un atto unico fino alla fine di marzo o ancor più fino alla chiusura delle scuole a giugno. La Regione ha comunicato che al momento proseguiranno gli “atti d’obbligo” mensili, ma che è allo studio la possibilità di fare un unico provvedimento fino a Marzo mese in cui si terrà l’udienza presso il Consiglio di Stato.
RIPARTENZA
È stato sottoposto al nuovo assessore che non debbano essere ripercorsi gli errori del passato e che è necessario una programmazione coordinata del servizio di trasporto delle persone, in particolare con le scuole per non assistere al sovraffollamento dei mezzi che hanno caratterizzato il Paese in occasione della riapertura delle stesse. In particolare debbono essere svolte azioni positive perché i cittadini si riavvicinino al trasporto delle persone collettivo e pubblico, anche come più volte sollecitato alle Istituzioni attraverso la creazione di “figure” che siano addette al controllo dei flussi dell’utenza sia alle maggiori fermate degli autobus che nelle stazioni consentendo così il rispetto del 50% di capienza dei mezzi.
È stato sottolineato inoltre l’importanza ed il ruolo che, grazie all’infrastruttura presente, la nostra Regione potrebbe avere, investendo sul trasporto merci ferroviario ed è stato chiesto un’attenta verifica, quando il servizio riprenderà a pieno regime, sulla riaperture delle biglietterie ferroviarie che attualmente sono state chiuse.
La Regione per quanto riguarda la programmazione del servizio del prossimo futuro si dice pronta ad attivare fin da subito un Comitato Regionale Permanente per la ripartenza dando spazio alle parti sociali sindacali, Prefetti e mondo della scuola; è inoltre d’accordo all’istituzione della figura dei Tutor per la funzione di filtraggio alla salita dei mezzi.
È stato esposto il grave problema inerente il vuoto normativo che, nel settore dei trasporti, colpisce i lavoratori fragili che non possono essere impiega: in attività di lavoro agile / smartworking.
Le segreterie regionali si ritengono soddisfatte che anche questa richiesta sia stata accolta, ma ci tengono a precisare che per un corretto e ordinato svolgimento di questo servizio, siano le aziende di trasporto che mettono a disposizione il proprio personale ben riconoscibile, a partire da quello non utilizzato, dal personale inidoneo, e se non sufficiente creando nuova occupazione.
(Immagine: FIT CISL Toscana)
Comments are closed here.