“Tutte le vertenze sindacali sono importanti ma quella della Manifattura del Casentino ha un elemento in più: rischia di scomparire un ‘pezzo’ della storia e della cultura del Casentino”. Solidarietà dello SPI toscano, il sindacato pensionati della Cgil, ai 18 lavoratori di Soci che rischiano la chiusura dell’azienda e il conseguente licenziamento. “Dentro quelle mura – oggi oggetto di contesa immobiliare – ci sono non solo 18 lavoratori con le loro famiglie. Ci sono una storia, una cultura, tante vite in un fitto intreccio tra comunità e vallata di confine che – proprio come in un telaio – tesse insieme, dall’Ottocento, le esperienze manifatturiere, e le acque delle montagne casentinesi che rendono il panno del Casentino un prodotto unico nel suo genere”.
Lo Spi Cgil ricorda che “è candidato a diventare patrimonio dell’umanità e quindi un bene comune. Guai se un territorio si vedesse espropriato delle sue vocazioni per una mera questione di interesse immobiliare”.
Lo Spi Toscano si associa quindi alla lotta dei lavoratori e della Filctem per evitare una chiusura che renderebbe più povero l’intero Casentino.
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