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Federconsumatori a Prefettura e Camera di commercio: un tavolo per monitorare gli aumenti dell’energia

“Ci sono soggetti senza scrupoli che si approfittano della debolezza delle famiglie e delle piccole attività”

Il sospetto è semplice e condiviso: siamo di fronte a rincari esorbitanti dell’energia e non si possono escludere fenomeni truffaldini e speculativi. Da qui la richiesta di Federconsumatori a Prefettura e Camera di commercio: un tavolo di monitoraggio e confronto.

“In questa fase di crisi energetica ed economica – scrive la Presidente Chiara Rubbiani alla Prefetta De Luca e al Presidente e al Direttore della Camera di Commercio, Guasconi e Randellini –  guardiamo con grande preoccupazione a una serie di fenomeni che si manifestano sul mercato del consumo e che si ritorcono sui cittadini e sulle famiglie. Non trascorre giorno senza che persone, ma anche attività economiche segnalino comportamenti commerciali e contrattuali che possono presentare profili di scorrettezza, fenomeni speculativi, vere e proprie truffe”.

Federconsumatori ricorda  che “i momenti di maggiore difficoltà economica, favoriscono soggetti senza scrupoli che si approfittano della debolezza delle famiglie e delle piccole attività per trarre profitti utilizzando metodi vessatori e con vere e proprie proposte commerciali ‘esca’ che nascondono colossali truffe”.

A fronte dei forti rincari delle materie prime energetiche determinati dalla congiuntura e da fenomeni speculativi, si stanno verificando aumenti dei beni di consumo che – scrive Rubbiani – “difficilmente trovano giustificazione. Non solo, si segnala un aumento delle truffe che colpiscono soprattutto i soggetti più svantaggiati economicamente e socialmente. Questi comportamenti incrinano anche la fiducia delle persone e delle famiglie nei confronti di quelle attività economiche che, pur dovendo sopportare le conseguenze dei costi energetici, si comportano correttamente”.

Federconsumatori chiede quindi un incontro a Prefettura e Camera di Commercio  per discutere “la proposta di costituire un tavolo di confronto e di monitoraggio con le associazioni di tutela dei consumatori, con le associazioni delle categorie economiche e con tutti i soggetti pubblici interessati”.

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