In questo mese, due avvenimenti hanno provocato il deciso intervento da parte dell’ANPI: il primo, dopo che Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo, aveva provato a rivalutare la figura di Benito Mussolini, un personaggio che per lui “ha fatto delle cose positive”, ossia la costruzione di strade e di impianti sportivi, come se potessero cancellare i crimini, gli stermini e le guerre di un dittatore assassino.
“Lo vada a dire in Etiopia dove intere popolazioni, bambini, donne, uomini, del tutto innocenti, sono state sterminate dall’uso, voluto da Mussolini, dei gas”, gli ha difatti risposto la Presidente ANPI, Carla Nespolo. La misera figura raccolta dall’ex parlamentare di Forza Italia, lo ha costretto ad una rapida retromarcia.
Poi, a fine mese, è arrivata Forza Nuova, decisa a celebrare l’anniversario della fondazione dei “Fasci di combattimento”, in varie città di Italia e in particolare a Prato, dove era previsto un corteo e un comizio del suo leader, Roberto Fiore. “Il Prefetto di Prato impedisca la manifestazione illecita e illegittima di Forza Nuova“, chiedeva l’ANPI: ma le istituzioni locali hanno deciso diversamente.
Solo in un secondo tempo, hanno vietato almeno il corteo di FN, autorizzandoli comunque a tenere un presidio. Sulla decisione, ha avuto un peso l’ampio fronte di forze democratiche, che hanno espresso dure critiche a Prefettura e Questura, ma probabilmente la scelta è anche legata a motivi di ordine pubblico.
Difatti vi è stata una contromanifestazione, sempre a Prato, che ha visto svariate sigle politiche e associazioni presenti, fra cui la CGIL. Secondo le cronache, almeno cinquemila cittadini hanno partecipato con i loro striscioni, in ricordo della Resistenza, della riconquista dell’indipendenza dai fascisti e nazisti (che loro sì, erano degli invasori). Si è cantato, ovviamente, “Bella Ciao”, si è detto di avere un impegno antifascista costante, una vigilanza sempre presente, come ha richiamato l’ANPI stesso:
“Noi domandiamo che si rispetti la Costituzione e non si venga mai meno allo spirito antifascista. Agli indifferenti, a chi pensa che queste manifestazioni siano solo folclore, dico: no attenti, non sono folclore, sono pericolose forme di riorganizzazione del mostro razzista, fascista e nazista che 74 anni fa fu sconfitto in Italia e Europa e non vogliamo che torni mai più”.
La valutazione ha senso: sono considerabili normali partiti politici le forze neofasciste? Si possono accettare, nella dialettica, programmi in frontale contrasto con tutti i diritti civili o quasi? Richieste di “progressivo rimpatrio degli extracomunitari” o di “impedire l’assegnazione di case e posti di lavoro agli immigrati”, possono essere argomento di discussione?
Appare difficile comprendere, in sostanza, come si possa conciliare la difesa della Repubblica e della Costituzione, accogliendo chi ne paventa il dissolvimento, accettando chi, per proprio ideale, inneggia a un regime, che ha già dimostrato la sua anima di razzismo e morte. E appare lecito anche domandarsi con quali metodologie, la si voglia raggiungere, questa “restaurazione”. Fiore ha spiegato recentemente questo e altro, in gennaio, ad un raduno di FN a Latina:
“Salvini è una persona che ha portato la Lega a un alto livello. Ritengo che quello che sta facendo contribuisca a spostare gli italiani verso posizioni buone. Ma quando si arriva allo scontro col sistema o hai una classe pretoriana, le camicie nere insomma, o sei destinato a perdere. L’unica idea che resta in piedi è così la nostra”.
E’ bene chiarire che Roberto Fiore viene dalla lotta armata degli anni ‘70, insieme con Gabriele Adinolfi (che è il leader di Casa Pound) è stato a capo di Terza Posizione, insieme vennero inquisiti per la strage di Bologna. Fiore se ne fuggì in Inghilterra da latitante, probabilmente aiutato dai servizi segreti di quel Paese.
E Forza Nuova non è poi un movimento così tranquillo. Ha scritto Paolo Biondani su “L’Espresso”: Le uniche cifre ufficiali su Forza Nuova nel suo insieme sono state fornite due anni fa dal ministero dell’Interno: in 65 mesi, tra il 2011 e il 2016, ben 240 denunce e dieci arresti.
Però c’è da riflettere sui complimenti che Fiore fa a Salvini e alla Lega, differenziandosi solo per la sua maggiore coerenza: nella realtà, pur mantenendosi in un ambito perfettamente legale, è il secondo, il ministro dell’Interno e quasi-premier di un Governo sull’orlo di una crisi di nervi, a produrre ripetutamente leggi palesemente anticostituzionali. Ha fatto scuola, in un certo senso, Almirante che diceva “Non rinnegare, non restaurare”.
Un substrato di quella cultura lo si ritrova nei governi che mal sopportano il confronto con la società, con le organizzazioni che la compongono, con lo stesso dibattito parlamentare, proponendo, ogni qual volta gli è possibile, riforme necessarie per la Costituzione o progetti diversi per migliorare la governabilità (“premierato”, “sovranismo” etc). A parere di chi scrive, non ci siamo mai liberati dall’ideologia fascista e populista, sopravvissuta a Mussolini e a tutti i suoi gerarchi, rimanendo radicata trasversalmente nella politica italiana e non solo.
Nonostante gli anni passati, la situazione non è migliorata, anzi. Oggi è quanto mai necessario, non soltanto rimanere saldi a garanzia della Costituzione e dei diritti civili, attenti contro tutte le forme di fascismo, ma cercare di proporre, anche attraverso la conoscenza, modelli di società più giusta, più aperta e solidale, in coerenza con i principi e lo spirito che hanno animato i padri costituenti.
Luca Innocenti – Ufficio Stampa CGIL
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