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“Adesso basta”: Cgil e Uil tornano in piazza

8 ore di sciopero nazionale. Iniziata la raccolta delle adesioni alla manifestazione del 17 novembre a Firenze

Per aumentare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. A sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile ma necessaria e urgente. Queste le ragioni al centro della mobilitazione promossa da Cgil e Uil a partire dal 17 novembre. Sono previste 5 giornate con scioperi di otto ore e manifestazioni in 58 piazze con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale.

Il centro Italia e quindi la Toscana sciopererà venerdì 17 novembre. 8 ore o intero turno. Manifestazione a Firenze, con corteo che prenderà le mosse alle 9 da piazza Indipendenza e che si concluderà in piazza SS Annunziata.

Da Arezzo i pullman partiranno da Camucia, Bibbiena, Sansepolcro, Montevarchi, San Giovanni, Terranuova, Arezzo. Cgil e Uil hanno già iniziata la raccolta delle adesioni. Per informazioni e prenotazioni, ecco i numeri a seconda delle vallate: Arezzo 346 2207098,  Valtiberina 349 5857754, Valdarno 348 0812076, Casentino 348 0816646, Valdichiana 342 9928434.

 

Al centro dell’iniziativa di Cgil e Uil ci sono i temi del lavoro (aumentare  stipendi e pensioni; rinnovare i contratti nazionali rafforzando Il potere d’acquisto e detassando gli aumenti; abbattere i divari che colpiscono le donne), del fisco (combattere l’evasione fiscale: basta sanatorie, basta condoni e basta premiare settori economici che presentano una propensione all’evasione fino al 70%; indicizzazione automatica all’Inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo e no alla flat tax: riportare all’Interno della base imponibile lrpef tutti i redditi oggi esclusi e tassati separatamente con aliquote più basse: tassare gll extraproflttl e le grandi ricchezze), dei giovani (favorire il lavoro stabile a tempo lndetermlnato, cancellare la precarleta, introdurre una pensione contributiva di garanzia; garantire il diritto allo studio attraverso investimenti per servìzi, alloggi e  borse di studio) e infine delle pensioni (approvare una vera riforma delle pensioni che superi la legge Montl-Fornero; garantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni In essere).

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