“Dopo l’innalzamento a quota 3.000 per i contanti, segue un’altra perla in regalo all’evasione – commenta il Segretario del Sunia Arezzo, Fabio Buricchi. La legge di stabilità, infatti, ‘sdogana’ il versamento degli affitti in nero, cancellando l’obbligo di pagare i canoni con metodi tracciati, come bonifici o assegni. Lo prevede la Legge di stabilità 2016 del governo Renzi. Una misura che rischia ulteriormente di spalancare le porte al nero”.
Uno spiacevole giro di danza, un dietro front pericoloso, rispetto a quanto aveva introdotto il governo Letta con la legge di Stabilità 2014, che prevedeva l’obbligo di pagare gli affitti con metodi che, escludendo il contante, ne assicuravano la tracciabilità. Si voleva infliggere un colpo agli affitti in nero e frenare un giro d’affari miliardario.
Ma a distanza di due anni, questo provvedimento viene velocemente archiviato, facendo una scelta politica non comprensibile se non come stimolo all’evasione fiscale.
“Molti sono gli espedienti usati – continua Fabio Buricchi – per sfuggire al fisco: il nero totale (nessun contratto), il nero parziale (contratto, con canone effettivo non dichiarato), il contratto irregolare (con disposizioni contra legem). Un arsenale di irregolarità che ogni giorno viene messo in campo per sfuggire alle maglie del fisco e che sottopone migliaia di inquilini ad una situazione di irregolarità vessatoria ed insopportabile. Questo fenomeno è frutto di una cultura dell’impunità, che andrebbe debellata e governata con provvedimenti politici diametralmente opposti a quelli intrapresi dall’attuale governo Renzi”.
Comments are closed here.