Cambio al femminile nella Flai provinciale, la federazione agroindustria della Cgil. Dopo 8 anni e al termine del suo secondo mandato, Giusy Angheloni, ex operaia Buitoni, passa al Dipartimento agricoltura della Flai Cgil nazionale. Al suo posto ecco Simona Lelli. Origine empolese, legata all’agricoltura da passione, lavoro e Dna: la sua famiglia è impegnata nel settore da 5 generazioni.
“In questi 8 anni il nostro settore si è trasformato e la Flai è cresciuta – ricorda Giusy Angheloni. La nostra provincia ha vere e proprie “specializzazioni” territoriali: le cerealicoltura in Valdichiana, il vivaismo in Valdarno, la forestazione in Casentino. E la Valtiberina, oltre al tabacco, ha marchi internazionali quali Aboca e Buitoni. Complessivamente quello aretino è un territorio che negli ultimi anni è stato capace di fare una scelta di sviluppo incentrata sulla qualità delle produzioni. Molte le giovani imprese e molte di queste sono a guida femminile. La Flai ha seguito lo sviluppo e la trasformazione del settore, consolidando la sua capacità di rappresentanza e la sua forza organizzativa. E questo grazie soprattutto al lavoro, quotidiano e faticoso, dei delegati che operano nelle singole aziende“.
Al lavoro collegiale tiene molto anche Simona Lelli: “l’ho sperimentato e praticato nella Flai di Firenze. La contaminazione delle esperienze di tutti è fondamentale per la crescita del sindacato. Soprattutto nei prossimi appuntamenti, a cominciare dal contratto provinciale dell’agricoltura“.
I primi passi sono stati mossi: presentazione della piattaforma sindacale e prima ricognizione. “La trattativa con le controparti entrerà nel vivo il 18 febbraio – annuncia Lelli. Al primo posto abbiamo i diritti dei lavoratori. Quindi, in modo particolare, declaratorie e inquadramenti professionali nonché l’applicazione della legge contro il caporalato e quindi contro ogni forma di sfruttamento sul lavoro. Dai diritti delle persone arriveremo alle questioni salariali che rimangono ovviamente centrali ma che da sole non esauriscono certamente la contrattazione“.
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