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CGIL, FISAC: ALL’OFFENSIVA SU BANCA ETRURIA

Cgil all’offensiva su Banca Etruria: “una nuova norma dal Governo e un tavolo di conciliazione dalla Regione. E dal 18 gennaio Federconsumatori avvia le procedure di assistenza personale ai 1.250 risparmiatori che si sono rivolti ai suoi uffici” Venerdì 15 gennaio incontro con i parlamentari alla Borsa Merci

Cgil all’offensiva su Banca Etruria: “una nuova norma dal Governo e un tavolo di conciliazione dalla Regione. E dal 18 gennaio Federconsumatori avvia le procedure di assistenza personale ai 1.250 risparmiatori che si sono rivolti ai suoi uffici”

Venerdì 15 gennaio incontro con i parlamentari alla Borsa Merci
Venerdì 15 gennaio, ore 17, Borsa Merci: da qui inizia il rilancio delle azioni di Cgil, Federconsumatori e Fisac su Banca Etruria. Confronto con i parlamentari per verificare la concreta possibilità di imboccare quella che la Cgil nel suo complesso valuta la strada migliore: o una nuova legge o un nuovo decreto attuativo nell’ambito della Legge di Stabilità. Una norma che salvaguardi tutti i risparmiatori, in primo luogo gli obbligazionisti. Come hanno ricordato stamani nel corso di una conferenza stampa Claudio Viti e Riccardo Fois della Fisac, il sindacato bancari della Cgil, “la valutazione dei crediti deteriorati non può fermarsi al 17,65% perché le medie di mercato e le indicazioni degli Ispettori di Banca d’Italia indicano percentuali di recupero del 30/35%. E la differenza tra le due percentuali dovrà essere dedicata dal liquidatore della bad bank in primis agli obbligazionisti e in secundis agli azionisti”, I benefici di questa strategia? “Mantenimento dei posti di lavoro, restituzione dei risparmi, recupero di credibilità del personale, ricaduta positiva sul territorio”.

“Il tema del territorio – come ha sottolineato il Segretario provinciale della Cgil, Alessandro Mugnai – è fondamentale perché deve essere messo un freno all’emorragia di aziende e posti di lavoro. Non dimentichiamo le imprese che hanno avuto ed hanno rapporti con Banca Etruria. Siamo di fronte ad un’emergenza alla cui risoluzione tutti si devono impegnare. Per questo riteniamo che sia fondamentale il ruolo del Governo e del Parlamento nel dare risposta non solo agli obbligazionisti ma anche ai dipendenti e al sistema economico del territorio”.

E mentre s’intensifica il confronto politico, Federconsumatori scrive già nero su bianco. “1.250 tra obbligazionisti e azionisti si sono rivolti a noi – ha ricordato il Presidente Pietro Paolo Ferrari. E da lunedì prossimo, 18 gennaio, inizieremo l’assistenza personale a ciascuno di loro. E istruiremo le relative pratiche. Riteniamo che la soluzione migliore continui ad essere una norma che corregga le storture del decreto salva banche ma in attesa di essa inizieremo le pratiche legali e ci costituiremo parte civile in presenza di procedimenti giudiziari per ottenere i risarcimenti ai nostri assistiti. Pensiamo che possano e debbano essere attivati tavoli regionali di conciliazione che consentano una reale negoziazione”.

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