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COLLA (CGIL): INVECE DI ATTACCARE IL DIRITTO COSTITUZIONALE ALLO SCIOPERO, SI APPROVI LA LEGGE SU RAPPRESENTATIVITÀ

COLLA (CGIL): INVECE DI ATTACCARE IL DIRITTO COSTITUZIONALE ALLO
SCIOPERO, SI APPROVI LA LEGGE SU RAPPRESENTATIVITÀ

“Non si approfitti ogni volta che ci sono disservizi causati da
scioperi da noi non condivisi né proclamati, per assestare un vero
colpo di mannaia sulla libertà sindacale e sul diritto di sciopero
sancito nella nostra Costituzione”. Lo afferma il segretario
confederale della Cgil Vincenzo Colla.

“Utilizzando le polemiche scaturite dallo stop dei trasporti urbani di
venerdì scorso da parte delle sigle sindacali minori – sostiene Colla
– il senatore Pietro Ichino è tornato ad invocare l’approvazione del
suo ddl, dove tra le altre limitazioni è espressamente previsto lo
svolgimento del referendum tra tutti gli addetti, con l’obbligo del
51% di consenso per dichiarare sciopero”. “Per rafforzare la sua tesi
il senatore si spinge addirittura a fare esempi con le leggi in merito
tedesca, britannica e spagnola, che prevedono forme di consultazione,
dimenticandosi però di dire – sottolinea il dirigente sindacale – che
in quei paesi non vi sono, come invece nel nostro, leggi restrittive e
di garanzia per il contemperamento dei due diritti costituzionali, lo
sciopero e il diritto dell’utente/cittadino. Mai in Italia sarebbe
possibile bloccare le metro per cinque giorni consecutivi come è
successo a Londra, o fermare per sei giorni tutto il trasporto
ferroviario, come accaduto in Germania”.
“Ci sembra evidente – prosegue Colla – quale sia il sistema migliore
per garantire entrambi i diritti. Invece di sfruttare spunti e
polemiche per tentare di colpire la libertà sindacale e il diritto di
sciopero, il senatore Ichino potrebbe impegnarsi per far riprendere in
una legge l’accordo interconfederale del 2014 sulla certificazione
obbligatoria della rappresentanza”. “Questo – spiega il segretario
confederale della Cgil – permetterebbe di avere finalmente una norma
in grado di misurare la reale, e non millantata, rappresentatività
delle varie sigle”. “Altra cosa – conclude – è invece valutare la
necessità di aggiornare semplicemente le tecniche che le parti sociali
e istituzionali, nel libero confronto, possono individuare per rendere
più omogenea e lineare l’azione procedurale dello sciopero”.

 

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LA SFIDA DEI DIRITTI CONTINUA. FIRMA ANCHE TU L’APPELLO DELLA CGIL

La Cgil considera necessario sollevare una questione di illegittimità
della decisione di far saltare i referendum e della reintroduzione dei
voucher sia presso la Suprema Corte di Cassazione che ha annullato il
referendum sull’abrogazione dei voucher in ragione di un provvedimento
legislativo smentito pochi giorni dopo da un altro, sia presso la
stessa Corte Costituzionale.

La Cgil chiede inoltre al Presidente della Repubblica il suo
autorevole intervento al fine di tutelare lettera e sostanza dell’art.
75 della Costituzione, anche valutando l’opportunità di non promulgare
la legge almeno sino al pronunciamento della nostra Suprema
Magistratura.
Per firmare l’appello che ha raccolto più di 150 mila firme:
http://www.schiaffoallademocrazia.it/

Sul sito di RadioArticolo1 è possibile riascoltare l’intervento con
cui il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha concluso la
grande manifestazione di sabato 17 giugno a Roma:
http://www.radioarticolo1.it/audio/2017/06/17/32458/il-lavoro-chiede-rispetto-susanna-camusso-dal-palco-di-piazza-san-giovanni

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