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Destino scuole infanzia: delibera esternalizzazioni sospesa. Plauso di Cgil e Magliette Gialle

24 luglio 2015 - La delibera sul passaggio alle cooperative di altre 5 sezioni dei servizi all’infanzia del Comune di Arezzo è stata sospesa.

24 luglio 2015 – La delibera sul passaggio alle cooperative di altre 5 sezioni dei servizi all’infanzia del Comune di Arezzo è stata sospesa. 

Il plauso arriva anche dalla Cgil di Arezzo che da molti mesi sta seguendo la vicenda e alla vigilia della giunta che avrebbe dovuto deliberare spedì una lettera aperta al Sindaco, alla giunta ed al consiglio comunale chiedendo di fermarsi per trovare una soluzione diversa con l’intenzione di invertire la tendenza e rafforzare la gestione diretta comunale dei servizi all’infanzia nella fascia 0-6 anni.

Leggi articolo – Enrica Cherici

 

 

 

 

TESTO LETTERA SCUOLE PER L’INFANZIA
Ora Giunta e Consiglio comunale lavorino assieme per fare tutto il possibile su un pasticcio in atto che non abbiamo certo combinato noi. Il fattore tempo non è amico ma è da tanto che i Sindacati non solo denunciavano ma proponevano pure! Non si è mai voluto affrontare a fondo il problema che oggi si presenta in tutta la sua interezza: come riapriranno le scuole a settembre?

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Gentile Sindaco,
a nome dell’Organizzazione che rappresento, intendo rivolgerle un chiaro appello riguardo le sorti delle Scuole comunali per l’infanzia le quali, mi giunge notizia, potrebbero essere sottoposte ad una pressoché definitiva esternalizzazione.
Lei sa bene quanto riteniamo importante che l’esperienza pubblica permanga. A oggi abbiamo un servizio “integrato” tra pubblico e privato, questo tipo di esperienza se ben gestito può arricchire ambedue. Le Cooperative sociali, che hanno in gestione la parte privata, hanno senza dubbio personale qualificato e nessuno mette in discussione dimensioni e professionalità di queste esperienze. Comunque sia è ben chiaro il nostro intendere e noi lo ribadiamo anche a codesta Amministrazione: per alcune funzioni, come per es. le guardie comunali che servono a garantire l’ordine e il rispetto delle regole o, appunto, gli insegnanti che devono assicurare accudimento e un buon insegnamento ai nostri figli, l’Amministrazione Comunale deve dare indirizzo in via fattiva ed esemplare. Deve metterci le mani insomma! Non si può “delegare” completamente un compito così importante. Gli asili nido della comunità aretina sono stati il fiore all’occhiello di molte amministrazioni e sicuramente un buon esempio dell’accudimento pubblico. E’ un tesoro che non possiamo in via totale appaltare, poiché è PER la comunità e DELLA comunità che lei oggi è chiamato a guidare.
È fuori discussione che, in questo specifico caso, non è stata lasciata una buona eredità. Le scuole per l’infanzia pubblica in questo Comune hanno subito negli ultimi anni un notevole svilimento in alcuni casi di ordine strutturale (se necessario saremo più circostanziati in merito) e, in via generale, di ordine organico. Il corpo insegnante ha ricevuto una scarsa attenzione e non ci si è preoccupati delle possibili sostituzioni per turn over. Certo il così detto “patto di stabilità” ha posto seri problemi finanziari agli enti locali, ma siamo convinti che sopratutto la passata Amministrazione non ha inteso mettere al “centro” questo fondamentale tema. Vi è stata casomai una “delega” tutta dirigentista con scelte spesso unilaterali. Abbiamo persino faticato nei mesi scorsi nel far valere una graduatoria per sostituzioni. Sembra che il destino assegnato a questa missione pubblica fosse ormai basato su una logica essenzialmente “privatista”, tanto da impegnarci l’anno scorso per bloccare l’iniziale intento dell’esternalizzazione tout court.

Ci risulta che domani la sua Giunta possa deliberare e quindi concretizzare l’esternalizzazione delle altre quattro sezioni con una fattiva e totale privatizzazione dell’esperienza. Sarebbe per noi fatto grave. A tal riguardo le chiediamo sin da adesso di bloccare tale processo e aprire un confronto in Consiglio Comunale.

Le recenti norme legislative riguardanti il “nefasto” riordino delle Province pongono notevoli limiti a programmi di assunzioni, secondo il nostro avviso però vi possono essere margini di manovra che permetterebbero sostituzioni di turn over del corpo insegnante. A tal riguardo ci riteniamo a disposizione per meglio articolare questa possibilità.

Pensiamo inoltre che l’intero Consiglio Comunale debba cooperare con codesta Giunta per verificare e assicurare tutte quelle possibilità utili per permettere il proseguo dell’esperienza pubblica, nessuno può sottrarsi come soggetto garante. Diversamente dovremmo prendere atto di una effettiva mancanza di volontà per difendere la Scuola Pubblica dell’Infanzia. E anche questo sarebbe fatto grave.

Restiamo in attesa di un suo gradito riscontro salutandola cordialmente.

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