Oltre 600 lavoratori aretini hanno già aderito all’appello di Cgil e Uil per partecipare alla manifestazione che si terrà domani mattina a Firenze. E le prenotazioni continuano ad arrivare. Corteo da piazza Indipendenza a piazza SS Annunziata. Ecco gli orari delle partenze dalla provincia di Arezzo: alle 7 da Camucia (con salite a Foiano e Monte San Savino). Bibbiena, Sansepolcro. Alle 7.30 da Arezzo. Alle 8 da Montevarchi, San Giovanni. Alle 8.15 da Terranuova. Per informazioni e prenotazioni, ecco i numeri a seconda delle vallate: Arezzo 346 2207098, Valtiberina 349 5857754, Valdarno 348 0812076, Casentino 348 0816646, Valdichiana 342 9928434.
Per Cgil e Uil “l’astensione del lavoro del 17 novembre non può essere interpretata in altro modo: rientra nella disciplina dello sciopero generale. Siamo attenti e rispettosi delle regole, tanto che abbiamo richiesto noi un confronto con la Commissione che, nonostante le nostre puntuali argomentazioni, ha deciso di confermare il provvedimento”.
“La Commissione non spiega su quali basi normative ha deciso che non si tratta di uno sciopero generale. Confermiamo, infine, la nostra disponibilità ad aderire alle indicazioni della Commissione per il settore dei vigili fuoco e quello del trasporto aereo”, concludono Cgil e Uil.
Al centro dell’iniziativa sindacale ci sono i temi del lavoro (aumentare stipendi e pensioni; rinnovare i contratti nazionali rafforzando Il potere d’acquisto e detassando gli aumenti; abbattere i divari che colpiscono le donne), del fisco (combattere l’evasione fiscale: basta sanatorie, basta condoni e basta premiare settori economici che presentano una propensione all’evasione fino al 70%; indicizzazione automatica all’Inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo e no alla flat tax: riportare all’Interno della base imponibile lrpef tutti i redditi oggi esclusi e tassati separatamente con aliquote più basse: tassare gll extraproflttl e le grandi ricchezze), dei giovani (favorire il lavoro stabile a tempo lndetermlnato, cancellare la precarleta, introdurre una pensione contributiva di garanzia; garantire il diritto allo studio attraverso investimenti per servìzi, alloggi e borse di studio) e infine delle pensioni (approvare una vera riforma delle pensioni che superi la legge Montl-Fornero; garantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni In essere).
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