I lavoratori di CloudItalia – Irideos hanno rispedito al mittente, e cioè all’impresa, l’invito all’evento aziendale del 27 febbraio a Firenze. Titolo e tema: “Parliamo di noi”. Le ragioni del no sono le stesse che preoccupano i 78 lavoratori aretini che secondo l’azienda dovrebbero trasferirsi a Firenze lasciando la sede di Arezzo.
“Siamo preoccupati per il comportamento di Irideos che tende a dilazionare all’infinito il confronto chiesto al tavolo della Regione Toscana – sottolineano Tiziana Tomarchio Badii della Rsu e Salvatore D’Amico, Paolo Galastri e Barbara Bussotti, Segretari SLC CGIL, Fistel CISL e Uilcom UIL. Siamo costretti a denunciare un sostanziale impoverimento delle mansioni dovuto a decisioni aziendali di spostare le competenze su altre sedi. Chiediamo quindi alla nuova proprietà una celere disponibilità ad aprire un serio confronto per quanto riguarda la sede di lavoro nonché la quantità e la qualità della lavorazioni in procinto di essere spostate. Il nostro timore è che l’azienda voglia svuotare progressivamente la sede di Arezzo per mettere i lavoratori di fronte al fatto compiuto e quindi, in mancanza di una chiara intenzione di confronto, valuteremo tutte le iniziative necessarie non escludendo il ricorso allo sciopero nella prima decade di marzo“.
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