In data 20 febbraio 2017 si è svolto l’ultimo incontro di trattativa per il rinnovo del CCNL per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi.
Dopo 46 mesi dalla scadenza del Contratto Nazionale e la continuità del confronto tra le parti per tutto il tempo intercorrente, le Associazioni Datoriali – ANIP Confindustria, Legacoop Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Unionservizi Confapi e Agci – negli ultimi incontri hanno calato la maschera e subordinato il rinnovo del contratto ad una sola pregiudiziale:
– che le Organizzazioni Sindacali accettassero la condizione di peggiorare il trattamento di malattia, sia in termini di riduzione del periodo di comporto, sia con la penalizzazione del pagamento dei giorni di carenza di malattia.
Nonostante nel corso della trattativa siano state raggiunte intese su materie importanti quali Salute e Sicurezza, Contrattazione integrativa, successione delle imprese all’interno di ATI, RTI, Consorzi ecc. e soprattutto, attraverso le iniziative congiunte, si è giunti alla cancellazione della cosiddetta “Tassa di Licenziamento nei cambi di appalto, le controparti con la posizione assunta sulla malattia hanno cancellato i progressi fatti.
Nei testi elaborati dalla compagine datoriale, fatti pervenire alle OO. SS. prima dell’ultimo incontro, hanno effettivamente rappresentato le loro richieste per giungere alla sottoscrizione del rinnovo contrattuale e oltre alla malattia è stato chiesto di intervenire su:
- cambio di appalto, con la definizione del concetto di discontinuità per evitare l’applicazione dell’art. 2112 del Codice Civile;
- trasferimento del personale nella successione e/o sostituzione tra imprese appartenenti alla stessa ATI, RTI, Consorzio, subappaltatori, ecc. senza prevedere la disapplicazione del contratto a tutele crescenti, come invece concordato in precedenza;
- penalizzazione delle condizioni di lavoro per i nuovi assunti nel settore, con mantenimento al primo livello per un tempo superiore a quello attualmente previsto, nonché riduzione dei giorni di ferie;
- nessuna proposta in ordine all’aumento retributivo.
Alla luce della pregiudiziale sulla malattia posta sul tavolo, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil unitamente alle delegazioni trattanti, hanno denunciato l’impossibilità a proseguire nel confronto, aggiungendo che oltre alla forma, anche i contenuti di merito delle tematiche presentate non permettevano di portare la trattativa ad un esito positivo.
come organizzazioni sindacali, in maniera unitaria – Specifica Claudio Bianconi Segretario generale Firlcams arezzo – non intendiamo accettare che un negoziato aperto da quasi 4 anni sia sottoposto ad una pregiudiziale che attacca i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore che negli ultimi anni di crisi ha visto continui tagli sugli orari di lavoro e sulle retribuzioni, pertanto viene dichiarato
LO STATO DI AGITAZIONE E UN PACCHETTO
DI 8 ORE DI SCIOPERO A LIVELLO NAZIONALE
VOGLIAMO IL CONTRATTO E LO VOGLIAMO ADESSO!
NEI PROSSIMI GIORNI VERRANNO
EFFETTUATE LE ASSEMBLEE NEI LUOGHI DI LAVORO
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