LO SCIOPERO DEL 10 DICEMBRE E STATO SOSPESO IN ATTESA DI POTER VALUTARE I RISULTATI DI QUELLA DISCUSSIONE
CONVOCAZIONE ALIN SEGUITO AL RICEVIMENTO DELLA CONVOCAZIONE DEL MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO E GARE GAS DI UN INCONTRO TRA LO STESSO MiSE, SINDACATI CONFEDERALI E DI CATEGORIA E ASSOCIAZIONI DATORIALI PER IL GIORNO 9 DICEMBRE P.V.
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Il 10 dicembre 2015 si fermeranno i lavoratori delle aziende del gas di tutta la Toscana. Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil Toscana hanno proclamato l’iniziativa di mobilitazione in tutta la regione per chiedere alle istituzioni di governo locale e nazionale, e alle aziende del settore di dare risposta ai problemi riguardanti le garanzie occupazionali, la gestione del rapporto di lavoro e a quelli di natura previdenziale che i lavoratori del gas si troveranno ad affrontare nelle prossime settimane, e che hanno già interessato i “gasisti” di Prato passati dal Gruppo Estra a Toscana Energia.
Infatti, si legge anche nel verbale del tentativo di raffreddamento svolto presso la Prefettura di Firenze in qualità di Ente coordinatore delle Prefetture della Toscana, le categorie regionali di Cgil Cisl Uil hanno più volte manifestato “motivi di preoccupazione per le sorti dei lavoratori delle aziende di distribuzione del gas, in conseguenza dello svolgimento delle previste gare di appalto che dovranno essere bandite nella Regione da parte delle amministrazioni locali.”
Nel caso di subentro nella gestione del servizio infatti – ci spiega Marisa Grilli Segretaria della Filctem di Arezzo – potrebbero verificarsi pesanti conseguenze per i lavoratori sia sul piano pensionistico (perdita dell’anzianità contributiva nel passaggio da INPDAP a INPS), sia su quello del rapporto di lavoro, con sostanziali peggioramenti delle condizioni economiche e normative (aumento orario di lavoro, diminuzione giorni di ferie, applicazione jobs act nel caso di licenziamenti illegittimi)”.
Per questo le lavoratrici e i lavoratori del settore della Toscana, insieme ai sindacati di categoria, chiedono alle amministrazioni locali di inserire nei bandi di gara le clausole di garanzia per il personale e al Ministero, attraverso l’analogo impegno di Cgil Cisl Uil e delle Categorie Nazionali, un’interpretazione delle norme più in linea con il rispetto dei diritti dei lavoratori.
I sindacati infatti concludono osservando che, nelle procedure di individuazione dei soggetti gestori del servizio di distribuzione del gas – secondo le intenzioni dichiarate dai vari legislatori -, gli Enti locali dovrebbero valutare i piani di investimento e di miglioramento della qualità e della sicurezza del servizio e del contenimento del costo per i cittadini e le imprese e non dell’abbassamento generalizzato dei diritti e delle tutele dei lavoratori e delle lavoratrici.
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