Presidio dei lavoratori di fronte alle filiali UPS di Badia al Pino e Calenzano. E’ stato organizzato per oggi dalla Filt Cgil Toscana e delle province di Arezzo e Firenze.
“L’iniziativa è stata decisa per evidenziare le condizioni di lavoro dei dipendenti delle aziende che hanno in appalto le filiali della United Parcel Service, una società internazionale di trasporto e spedizioni – commentano Massimo Lanuncci ed Egidio Piras della Filt Cgil. Siamo di fronte a malattie non retribuite come da norme contrattuali e di legge; al mancato riconoscimento delle prestazioni di lavoro straordinario; all’erronea e parziale applicazione dell’accordo aziendale; al mancato avviamento al corso del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nel rispetto del Decreto 81/08. Riteniamo inoltre che l’attività di facchinaggio non può continuare ad essere svolta dagli autisti e che non sia possibile continuare a lavorare in assenza di strumenti di rilevazione delle presenze e dell’orario di lavoro“.
La Filt Cgil ha chiesto un confronto urgente non solo con le imprese che hanno gli appalti ma anche con la stessa UPS per eliminare questi problemi che creano un clima di forte tensione tra i lavoratori con il rischio di vanificare tutti gli sforzi che in questi mesi hanno visto la Fil impegnata a ricostruire un sereno rapporto di lavoro negli appalti che vedono interessati 15 lavoratori ad Arezzo e, distribuiti in due cooperative, 92 a Calenzano in provincia di Firenze.
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