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La difesa dell’occupazione e l’affermazione di un lavoro stabile e con diritti passa oggi dalla riconquista di un nuovo contratto nazionale. Per i metalmeccanici quest’obiettivo, secondo noi prioritario e importante, non è mai stato così difficile da realizzare. Il rischio concreto è che non ci sia nessun rinnovo contrattuale.
Le deroghe introdotte per legge e le scelte compiute dall’ex gruppo Fiat, le modifiche delle norme sul lavoro introdotte dall’attuale governo, stanno minando le basi del contratto collettivo nazionale.
Confindustria mette in contrapposizione la contrattazione aziendale con quella nazionale per far saltare quest’ultima.
Per poter riconquistare il contratto è indispensabile coinvolgere tutte le tipologie di lavoro presenti nelle imprese metalmeccaniche applicando le regole sulla certificazione della rappresentanza e sulla democrazia previste nell’accordo interconfederale del gennaio 2014.
La Fiom ha proposto a Fim e Uilm di costruire insieme ai lavoratori la piattaforma rivendicativa per gestirla democraticamente sottoponendola al voto di tutti gli interessati. La Fiom ha risposto alla lettera di Federmeccanica proponendo la convocazione di un tavolo unitario con tutti i sindacati, propedeutico al rinnovo contrattuale, per discutere dell’andamento produttivo e occupazionale del settore perché il contratto è di tutti o non è.
Ma Fim e Uilm hanno scelto ancora una volta di andare avanti da sole presentando una piattaforma separata da far votare solo ai loro iscritti, che sono una minoranza dei metalmeccanici. È come se alle elezioni potessero partecipare solo gli iscritti ai partiti. Fim e Uilm, con una vecchia logica, antepongono il loro interesse al diritto dei metalmeccanici di avere un vero contratto nazionale.
La Fiom continuerà sulla strada della democrazia e del coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, che hanno il diritto di poter decider sul proprio futuro. Per questo a settembre avvieremo una grande discussione e consultazione in tutti i luoghi di lavoro, coinvolgendo tutte le persone interessate dentro e fuori le fabbriche. Porteremo le nostre idee e proposte, ascolteremo quelle delle lavoratrici e dei lavoratori per costruire insieme una piattaforma contrattuale rivendicativa, che presenteremo a Federmeccanica dopo l’approvazione con il voto delle lavoratrici e dei lavoratori
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