Una folta delegazione di inquilini di via Malpighi ha incontrato stamani i vertici di Arezzo Casa. Con essa i Segretari provinciali di Sunia e Cgil.
“L’obiettivo è condiviso: via l’amianto e un tetto nuovo. C’è anche la valutazione del costo relativa ad un progetto di massima: 480mila euro. E questi sono gli elementi chiari. Poi ci addentriamo in una zona ancora oscura: dove verranno reperite le risorse e quando potranno iniziare i lavori”.
Fabio Buricchi, sintetizza così l’incontro di stamani tra Arezzo Casa, il Sunia Cgil e una delegazione di inquilini di via Malpighi. “Se valutiamo gli impegni di carattere generale, l’incontro è stato relativamente positivo ma per noi il nuovo tetto è un’emergenza assoluta e quindi riteniamo necessario che Regione Toscana, Arezzo Casa e Comune di Arezzo si attivino congiuntamente per la risoluzione del problema nel minor tempo possibile. Tanto più che la questione amianto interessa non solo la zona colpita e danneggiata dal maltempo ma anche altre realtà di via Malpighi e altri edifici di Arezzo Casa. A questo punto chiediamo che il problema amianto venga affrontato non più sulla base di singoli eventi ma in modo sistematico”.
Una valutazione che condivide anche Alessandro Mugnai, Segretario provinciale della Cgil che ha partecipato all’incontro di stamani: “quanto accaduto in via Malpighi ha avuto nel maltempo il fattore scatenante ma stanno arrivando al pettine una serie di nodi. L’amianto non è solo in questa zona ed è ormai evidente un’insufficiente attenzione alle case popolari da parte delle istituzioni. Insufficiente da punto di vista quantitativo: l’emergenza casa è ormai una priorità sociale. E poi dal punto di vista qualitativo: gli immobili costruiti negli anni di massima espansione necessitano di una maggiore e costante manutenzione se non di interventi strutturali come nei casi di tetti con presenza d’amianto. Governo e Regione devono garantire risorse per nuovi investimenti e per interventi strutturali di manutenzione”.
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