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Legalità , appalti, regole, legge di iniziativa popolare; nuova legge Regionale per gli appalti in Toscana

In questi giorni nel settore della logistica, Spedizioni, Autotrasporto e Cooperazione si è aperta una verifica nei gruppi dirigenti della Filt Cgil dai livelli Regionali ai Delegati Aziendali, a seguito della presentazione della nuova bozza di piattaforma indispensabile al rinnovo del Contratto Nazionale.
12 luglio 2015

In questi giorni nel settore della logistica, Spedizioni, Autotrasporto e Cooperazione si è aperta una verifica nei gruppi dirigenti della Filt Cgil dai livelli Regionali ai Delegati Aziendali, a seguito della presentazione della nuova bozza di piattaforma indispensabile al rinnovo del Contratto Nazionale.

Una Piattaforma che mira a consolidare il Contratto Nazionale di Filiera, nel corso della vigenza Contrattuale per gli anni 2016 / 2018, a seguito dell’estensione delle tutele e diritti a tutti i lavoratori del Settore, a partire dalla piena applicazione del Contratto Nazionale di lavoro, anche ai Soci Lavoratori delle tante Cooperative operanti nel mondo delle Spedizioni, del facchinaggio, etc..etc….

Per le Organizzazioni Sindacali di categoria, Filt Cgil / Fit Cisl / Uil trasporti si tratta di dare centralità alla contrattazione collettiva e restituire autorità negoziale al CCNL ponendo argini solidi alla deregolamentazione del mercato del lavoro e combattere il fenomeno della illegalità, della concorrenza sleale fra Imprese, sempre più diffusa sul territorio.

Una concorrenza sleale che impone un prezzo pesante da pagare alle imprese “Virtuose” che non delocalizzano il lavoro all’estero, che continuano a credere nel ruolo dello Stato e delle sue Istituzioni, che spesso pagano un prezzo pesante a chi basa la propria attività Imprenditoriale sulla illegalità, sull’ evasione fiscale e contributiva.

In particolar modo assistiamo alla progressiva deregolamentazione del Settore dell’Autotrasporto sempre più in difficoltà di fronte al cabotaggio ed ai distacchi transnazionali dove l’Italia ancora non ha disciplinato in maniera decisiva la derivante concorrenza sleale, sia per i tempi di lavoro, di guida, e di godimento dei riposi dovuti al personale viaggiante, come hanno fatto altri Paesi Europei come la Germania, la Francia …ecc..

Come Organizzazioni Sindacali riteniamo che i fenomeni di illegalità si debbano combattere attraverso la riformulazione di regole, di leggi adeguate ad una nuova regolamentazione legislativa a livello Nazionale e Regionale sugli appalti pubblici e privati, che abbiano alla base centri di costo in grado di determinare la congruità delle tariffe per le eventuali assegnazione del lavoro esternalizzato ed in appalto che veda al centro dei costi di gestione in primo luogo la piena applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro.

In questo quadro di difficile gestione, come Sindacato ci siamo mossi per sensibilizzare le Istituzioni, le grandi Committenze, le grandi Multinazionali, le Associazioni Datoriali di Categoria, affinché gli appalti fossero definiti e assegnati ad una prima e sola stazione appaltante; che i lavoratori venissero assunti in qualità di dipendenti diretti piuttosto che in veste di Soci lavoratori, fino a giungere in alcune circostanze, con grandi Committenti, ad attivare procedure di reinternalizzazione del lavoro laddove si erano registrate gestioni al limite della illegalità, a fronte di una organizzazione del lavoro che aveva perfino disperso professionalità, produttività individuale e di sistema.

Pertanto, nel chiudere questo breve intervento, ribadiamo sull’esigenza che anche la Regione Toscana definisca una nuove legge sugli appalti che comprenda anche il settore privato alfine di garantire legalità, trasparenza diritti e tutele ai lavoratori e concorrenza leale alle imprese.

A cura di Giovanni Fedini

Dipartimento Merci Filt Cgil Regionale

Responsabile della Sezione Legalità

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