Non usa mezzi termini il segretario generale della Cgil Maurizio Landini “Quello di ieri è stato un incontro insoddisfacente”. A dodici ore dall’uscita da Palazzo Chigi il leader di Corso d’Italia ribadisce il giudizio condiviso con Cisl e Uil e scende nel merito della questione.
Davanti a un mercato del lavoro in cui c’è troppa precarietà, la ripresa che comincia oggi lo fa continuando a produrre occupazione precaria. “Al governo – spiega Landini – abbiamo posto il tema di come si stabilizza il lavoro e di come si supera il fatto che si continuano a creare contratti a termine, intermittenti, instabili. Dare una prospettiva ai giovani significa dare una prospettiva al Paese”.
Il secondo nodo – esplicitato da Landini durante la conferenza stampa che lo ha visto al fianco della ministra del Lavoro e vice premier spagnola Yolanda Díaz Pérez venuta a portare la solidarietà del suo governo alla Cgil dopo l’assalto fascista delle scorse settimane – riguarda il carattere della riforma fiscale: “Va bene, come è stato detto, che nella legge di Bilancio 2022 si mettano a disposizione 8 miliardi ma per noi queste risorse devono essere indirizzate a ridurre le tasse sul lavoro dipendente e sui pensionati. La priorità deve essere aumentare il netto in busta paga dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. In questa fase disperdere quei fondi altrove è sbagliato”.
Giovani, tasse e, infine, pensioni sono i tre punti focali sui quali si misura tutta la distanza tra l’esecutivo e i sindacati confederali. Sulle pensioni la richiesta di Cgil, Cisl e Uil è quella di modificare il sistema e le tre confederazioni avanzano – ormai da anni – proposte precise contenute in una piattaforma unitaria.
(Fonte: www.collettiva.it)
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