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Mugnai: “risparmiatori e dipendenti insieme nell’interesse di tutti”

Il Segretario della Cgil propone un incontro per una nuova collaborazione
22 maggio 2016

Il recente convegno alla Borsa merci ha rappresentato la tregua da risparmiatori e dipendenti Banca Etruria. Adesso la Cgil chiede un ulteriore passo in avanti, arrivando non solo alla “pace” ma soprattutto alla collaborazione.

Annuncia il Segretario provinciale Alessandro Mugnai: “oggi ho scritto una lettera a Letizia Giorganni, Presidente del Comitato vittime del Salvabanche; a Pietro Ferrari, Presidente di Federconsumatori e a Claudio Viti, Segretario Fisac Cgil proponendo un incontro per verificare quale tratto di strada possiamo fare insieme nell’interesse di tutti”.

Mugnai sottolinea che “risparmiatori e dipendenti sono facce della stessa medaglia. Vittime di una pessima gestione dirigenziale e di provvedimenti governativi sbagliati. Infatti il decreto “Salvabanche” ha danneggiato centinaia di risparmiatori e non ha scongiurato il pericolo occupazionale per i dipendenti. Qualora questo assumesse consistenza, saremmo di fronte ad un altro duro colpo assestato ad un territorio già duramente compromesso dalla crisi”.

I prossimi mesi saranno, quindi, particolarmente delicati “e non è possibile – evidenzia Mugnai – che risparmiatori e dipendenti siano messi gli uni contro gli altri. Ribadiamo che qualora siano riscontrate responsabilità giuridiche di alcuni, questi dovranno rendere conto senza se e senza ma. Evitando, ovviamente, generalizzazioni che mettano tutti sullo stesso piano: chi ha sempre operato correttamente deve essere tutelato e difeso”.

Così come i risparmiatori, danneggiati sia dai manager della banca che dal decreto del Governo, e che non possono essere raffigurati come speculatori o “giocatori di finanza”. Quelli che sono venuti nei nostri uffici e agli sportelli di Federconsumatori non hanno certamente queste caratteristiche: sono pensionati e lavoratori dipendenti che avevano affidato a Bpel tutti i loro risparmi. Oggi è fondamentale ristabilire quel necessario clima di fiducia tra il mondo del risparmio e quello bancario. E questo lo si può fare rendendo giustizia a chi è stato danneggiato, stabilendo regole più severe e trasparenti, non lasciando i lavoratori con il cerino in mano”.

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