“Un turn over bloccato da lungo tempo, un rinnovo del contratto
nazionale in “ghiaccio” da otto anni e una popolazione lavorativa con
un un’età media particolarmente elevata. Sono questi i tratti
distintivi del pubblico impiego, che dovrebbe trovarsi alle soglie di
un grande rinnovamento, dopo l’annuncio di un massiccio ricambio
generazionale, che aprirebbe le porte della pensione a circa 500 mila
addetti, il 20% della forza lavoro. Di questo, e delle condizioni di
chi opera nella Pa, il Diario del lavoro ha parlato con Serena
Sorrentino, segretario generale della Fp Cgil. La prima domanda ha
riguardato la cosiddetta maxi staffetta generazionale nel pubblico
impiego: cosa ne pensa e come si dovrebbe articolare questo piano?
“Parliamo della sostituzione fisiologica del personale, che non sarà
più in servizio nei prossimi anni e che, grazie allo sblocco del turn
over, potrà essere in parte sostituito. Per questo riteniamo che le
misure assunte siano state un passo positivo ma non sufficiente.
Aumentare l’occupazione nella Pa significa garantire servizi sempre
più efficienti e un maggiore grado di innovazione. Da tempo abbiamo
presentato un nostro piano straordinario per l’occupazione, per la
semplice ragione che le innovazioni come il passaggio alla definizione
dei fabbisogni sono strumenti utili se c’è il personale adeguato,
altrimenti rischiano di essere vanificati”. Serena Sorrentino ha
risposto poi alle altre domande sullo sblocco dei contratti del
pubblico impiego, la stabilizzazione dei precari della PA, le priorità
che si dovrebbero affrontare per migliorare la condizione di lavoro e
la qualità delle prestazioni per i cittadini.” (…)
Per leggere l’intervista completa a cura di Tommaso Nutarelli:
http://www.ildiariodellavoro.it/adon.pl?act=doc&doc=65485#.WcnGIjVx3IV
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