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SCIOPERO DEL TURISMO – PRIMO RISULTATO!

Non è pensabile che il Contratto se lo paghino i lavoratori, che sono state le prime vittime della crisi!
5 settembre 2015

Pubblici Esercizi, Fipe ritira la disdetta del contratto nazionale turismo

Il 15 settembre scorso  la Presidenza di Fipe Confcommercio ha comunicato il ritiro della disdetta del Contratto Collettivo Nazionale del Turismo, come atto di distensione e di volontà di riapertura di un dialogo fra le parti.

Fipe Confcommercio aveva receduto dal contratto il 28 ottobre 2013, un atto gravissimo che aveva condizionato pesantemente un negoziato già difficile per le richieste in larga parte inaccettabile della controparte.

“Il ripristino delle condizioni previste dal Contratto Nazionale del Turismo è innanzitutto una vittoria della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore” afferma Cristian Sesena segretario nazionale Filcams Cgil. “La Filcams aveva fin da subito e con tenacia  richiesto al tavolo di negoziazione la rimozione di questa pesantissima spada di Damocle.”

Dopo questo primo importante risultato è ora necessario riprendere celermente il negoziato, cercando di raggiungere il rinnovo del contratto.“Auspichiamo” conclude Sesena, “che la Fipe abbandoni contestualmente  le inaccettabili posizioni che fino ad ora hanno di fatto impedito l’individuazione di soluzioni equilibrate e condivise e riavvii il confronto su presupposti e con spirito differenti dal recente passato.”

 

Cgil: “i lavoratori del turismo senza contratto da 2 anni. E sabato sarà sciopero”

Sabato prossimo, 12 settembre, i lavoratori del turismo saranno in sciopero per l’intera giornata. La decisione è stata assunta dai sindacati di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs nelle imprese che applicano i contratti del turismo sottoscritti da Confindustria alberghi e Federturismo; Fipe e Fiavet di Confcommercio; Confesercenti. I lavoratori toscani si concentreranno, per la manifestazione regionale, a Livorno.

La motivazione? Risponde Claudio Bianconi, Segretario della Filcams Cgil: “da due anni siamo senza contratto e non si dica che il mancato rinnovo dipende dalla crisi perché i dati sulla stagione estiva, perlomeno in Toscana, annunciato un incremento del fatturato. Il turismo va sostenuto e valorizzato con servizi, infrastrutture e trasporti perché è potenzialmente un grande volano di ripresa. Per il rinnovo del Contratto nazionale non chiediamo cifre impossibili ma 88 euro scaglionati in tre anni: bisogna fidelizzare i lavoratori per fidelizzare i clienti, la competizione va fatta sulla qualità del lavoro”.

Invece la stragrande maggioranza dei lavoratori del turismo è ancora senza contratto. Gli addetti di un settore ritenuto strategico per l’economia (6% del Pil italiano, 4% di quello toscano) non ricevono un aumento dal mese di aprile del 2013, nonostante i significativi segnali di ripresa dei flussi turistici di cittadini italiani ed il consolidato aumento che ogni anno si riscontra di turisti stranieri.

Allo sciopero sono interessati circa 100mila lavoratori toscani. Il 25% sono stagionali  e il loro sostegno al reddito è minacciato dal Jobs Act: è stata studiata una norma “paracadute” per il 2015, ma il 2016 resta ancora un’incognita. Si tratta di lavoratori e lavoratrici (bar, ristoranti, locali, alberghi) che al mese prendono da poche centinaia di euro fino a – nel migliore dei casi – 1.200, molto precarizzati.

Questi lavoratori al termine della stagione affollano i nostri uffici vertenze – conclude Claudio Bianconi. C’è chi con contratto a part time di due ore al giorno ne lavora 40 a settimana, per non parlare dell’impennata dell’uso dei voucher che stiamo rilevando”. Infine un appello alla Regione Toscana e alle associazioni di categoria: “venga riportata in Giunta regionale la legge sul turismo e sia recepita la nostra richiesta di applicazione del contratto nazionale per tutte le imprese, per evitare concorrenza sleale e dumping contrattuale. E’ poi inaccettabile la totale assenza di responsabilità sociale verso i propri dipendenti da parte delle associazioni che continuano a nascondersi dietro il pretesto della crisi per giustificare il proprio interessato atteggiamento dilatorio”.

 

10 settembre 2015

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Il tempo della pazienza
per un milione di lavoratrici e lavoratori
del Turismo è scaduto!

Dopo più di due anni di attesa, e l’ennesimo rinvio della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del Turismo da parte di Aica e Federturismo, le organizzazione sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, lo scorso luglio, avevano proclamato un nuovo pacchetto di 8 ore di sciopero a livello territoriale.
“Nonostante i segnali di ripresa dei flussi turistici di cittadini italiani e stranieri, gli addetti di un settore ritenuto strategico per la nostra economia non riceve aumenti dal mese di aprile del 2013 – dichiara Claudio Bianconi, neo Segretario della FILCAMS CGIL di Arezzo “Come dimostrano anche gli ultimi dati, non si tratta di un settore in crisi, ma anzi di un settore che ha in sé il potenziale per rilanciare l’economia del territorio , settore che è stato, non a caso terreno di discussione animata da parte della nuova Giunta comunale anche durante l’estate”.

Non è pensabile che il Contratto se lo paghino i lavoratori,
che sono state le prime vittime della crisi!

Filcams, Fisascat e Uiltucs Regionali Toscana
proclamano, in capo alle imprese che applicano i contratti del Turismo, sottoscritti da:
Confindustria Alberghi e Federturismo; FIPE e FIAVET di Confcommercio,Confesercenti

SCIOPERO PER L’INTERO TURNO DI LAVORO
per SABATO 12 SETTEMBRE 2015
con presidio davanti
all’ NH HOTEL di Livorno

 

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