Le azioni vandaliche e le aggressioni contro le sedi dei partiti e della Cgil continuano. Ieri è stata la volta del Pd di Anghiari. Qualcuno li potrà considerare piccoli gesti: una targa divelta, una scritta inneggiante al Duce. In realtà siamo di fronte allo sdoganamento di comportamenti vietati dalla legge e che mirano a far rientrare nella “normalità politica” la mentalità, le azioni, i comportamenti fascisti. Dovere di ogni democratico, qualsiasi sia il suo partito o il suo sindacato, è di tenere alta la vigilanza, non sminuire questi episodi e rivendicarne la sanzione in base a quanto previsto dalla legge. Queste non sono ragazzate: trascurarle è una colpevole sottovalutazione. Al Pd di Anghiari la solidarietà della Segreteria provinciale della Cgil.
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