Sunia e Comitato Inquilini di via Malpighi saranno in palazzo comunale nel corso della prossima seduta consiliare del 24 ottobre. “Raccoglieremo altre firme, e le chiederemo anche ai consiglieri, che andranno ad aggiungersi alle 1.000 già ottenute – annuncia Fabio Buricchi, Segretario del Sunia. E’ una petizione che rivolgiamo al Sindaco Ghinelli e sulla quale, in questi giorni, abbiamo informato capigruppo e consiglieri. Il tema è quello della copertura in amianto delle case popolari di via Malpighi che, dal 13 luglio scorso, è alla ribalta della cronaca ma non delle azioni concrete. La mancata disponibilità degli assessori regionali alla casa, Vincenzo Ceccarelli e alla sanità, Stefania Saccardi non ha consentito di tenere l’incontro promosso dal Sindaco su nostra richiesta per poter costruire un percorso positivo. Ma noi andiamo avanti e lo faremo fino a quando l’ultima lastra di amianto sarà sul tetto. Da qui la decisione di una petizione al Sindaco quale proprietario dell’immobile e all’autorità sanitaria. Il Comune è (era?) utilizzatore di parte della struttura, anche se, proprio in questi giorni, gli uffici comunali sono stati trasferiti e i locali chiusi. Questa decisione aumenta la preoccupazione degli abitanti”.
Nella petizione si chiede che il Sindaco “si impegni a fondo per la rimozione e la bonifica dell’amianto presente nelle case popolari di Via Malpighi. Che si adoperi, inoltre, a predisporre un piano di monitoraggio immediato, basato su un documentato e aggiornato programma di controllo e manutenzione del suddetto tetto, che per fare questo il Comune si avvalga di un esperto che dia una valutazione tecnica dello stato di conservazione della copertura in cemento-amianto, nonché di tutte le strutture in cemento-amianto presenti sul territorio. Inoltre si chiede che si mettano a conoscenza i cittadini sugli effetti della presenza di amianto in Città. Prioritaria è la programmazione seria e puntuale di un risanamento, di una manutenzione, di un intervento complessivo in tutte le case popolari presenti nel territorio aretino che siano bisognose di detti interventi riparativi”.
Sunia e Comitato ribadiscono di non essere preoccupati solo per via Malpighi ma anche per la gran quantità di amianto presente sia nelle abitazioni private che negli edifici pubblici. “Per questo chiediamo un monitoraggio della situazione, una campagna di informazione e un piano di risanamento. Siamo altresì preoccupati – conclude Buricchi – di come l’assenza di una politica nazionale e regionale della casa con conseguente mancanza di fondi, renda inadeguata l’offerta di alloggi e quasi inesistente la necessaria manutenzione. Anche per questi motivi, lunedì, chiederemo ai consiglieri di sottoscrivere la nostra petizione e saremo a loro disposizione per incontrarli, magari in via Malpighi, per presentare loro la situazione”.
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