“Il decreto mille proroghe ha spostato al 30 giugno 2021 l’esecuzione degli sfratti previsti per il 31 dicembre – ricorda Stefania Teoni, Segretaria del Sunia Arezzo. Il provvedimento era necessario e atteso per il grave problema sociale che avrebbe comportato lo sfratto di intere famiglie. Solo nella nostra provincia, alla fine del 2019, si contavano 647 richieste di esecuzione, 219 convalide e 253 sfratti eseguiti“.
Il Parlamento ha convertito il decreto “Decreto ristori” che introduce alcuni provvedimenti transitori a sostegno della casa.
“Ma nessun sostegno, né economico né di riduzione fiscale, è stato previsto a favore dei proprietari (specialmente dei piccoli proprietari) che, dalla proroga degli sfratti vedono allontanare la possibilità di percepire il canone di affitto – prosegue Teoni. In altre parole questi si trovano a finanziare un problema sociale mentre molte categorie penalizzate possono avvalersi, giustamente, di ristori. In ogni caso si tratta di provvedimenti tampone che spostano il problema senza dare risposte al problema casa che esisteva ben prima del Covid“.
Secondo il Sunia, questa complessa fase può essere utilizzata per “attivare scelte più incisive e innovative a sostegno di una seria politica abitativa che devono prevedere adeguati finanziamenti
In caso contrario i comuni saranno chiamati a risolvere situazioni disperate di famiglie anche con anziani, minori, disabili”.
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