Le difficoltà della macchina antincendio, la drastica riduzione del presidio del territorio e della manutenzione dei boschi. Sono questi alcuni dei problemi urgenti che i sindacati degli operai forestali chiedono da tempo di risolvere all’Unione dei Comuni della Valtiberina, prima che succeda qualcosa di più grave.
Ma per adesso non ci sono orecchie di qualcuno ad ascoltare. Un tentativo di confronto va avanti da 6 mesi, le numerose richieste d’incontro sono cadute nel vuoto e due riunioni sono state disdette dall’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana all’ultimo momento. L’episodio più recente è di ieri mattina (26 febbraio): i rappresentanti dei lavoratori sono stati avvisati dell’ennesima cancellazione dell’incontro soltanto mezz’ora prima. Tutto questo senza una giustificazione plausibile da parte dell’Ente e senza rinvio ad altra data.
Le questioni all’ordine del giorno riguardano la gestione delle attività dopo la drastica diminuzione di operai al lavoro: rimborso della mancata mensa, situazione occupazionale e ricambio generazionale in conseguenza di vari pensionamenti, organizzazione dell’antincendio boschivo e reperibilità.
Gli operai forestali sono fondamentali nella tutela, prevenzione e gestione del patrimonio boschivo e naturalistico dei comuni; l’atteggiamento dell’Unione manca di rispetto a queste figure e sembra sottovalutarne la preziosità. A questo punto non tollereremo più rinvii. Ci auguriamo che il tanto invocato incontro si realizzi al più presto e che l’Unione adotti un atteggiamento più collaborativo. I lavoratori sono stanchi di non avere risposte e, se necessario, sono pronti alla mobilitazione.
Juri Tanzi – FLAI CGIL
Simone Scarpellini – UILA UIL
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