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Valtiberina e operai forestali: “i Comuni sfuggono al confronto con i sindacati”

Non si muove foglia. I sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil provano a scrollare l’”albero” istituzionale della Valtiberina ma non hanno il benché minimo riscontro da parte dell’Unione dei Comuni della Valtiberina.

“Sulla base del contratto regionale – ricordano i rappresentanti dei lavoratori – ogni anno dobbiamo definire con i Comuni e quindi con l’Unione, l’insieme delle attività che vanno a comporre la parte variabile del salario degli operai forestali. La prima richiesta d’incontro l’abbiamo ufficializzata nel mese di febbraio. Non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Abbiamo insistito. Ci sono stati alcuni contatti con disponibilità formali ma siamo ormai arrivati alla fine di maggio e nessun incontro è stato ancora messo in programma”.

Le attività da programmare sono diverse e alcune anche urgenti: “pensiamo soltanto all’organizzazione delle squadre antincendi. Siamo ormai alla soglia della stagione estiva e questo delicato servizio non è stato ancora organizzato. Ricordiamo che il programma antincendio boschivo avrebbe dovuto essere definito entro il 31 marzo. Nonostante i nostri solleciti, è passato un mese e mezzo”.

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil rivolgono quindi un appello non solo al Presidente dell’Unione dei Comuni ma anche ai singoli enti e quindi ai sindaci di Sansepolcro, Anghiari, Caprese Michelangelo, Monterchi, Sestino e Badia Tedalda.

“Il tema non è soltanto il rispetto del contratto e quindi i diritti dei 25 lavoratori interessati ma anche la garanzia di servizi che sono essenziali al territorio e alla comunità della Valtiberina”.

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